Ricordando Tino Borneo….

Il torneo si terrà il 29 settembre presso il campo di via Terni e vedrà la partecipazione delle squadre di Milan, Monza, Canegrate, Mazzo, Varesina e Scarioni

CANEGRATECalcio Canegrate, in collaborazione con il Comune, gli addetti ai lavori e numerosi amici, ha presentato il torneo in memoria di Tino Borneo, ex allenatore delle giovanili del Milan, scomparso di recente. Il torneo si terrà il 29 settembre presso il campo di via Terni e vedrà la partecipazione delle squadre di Milan, Monza, Canegrate, Mazzo, Varesina e Scarioni. Riservato alle formazioni Under 13, ogni partita durerà 25 minuti per tempo. L’evento, patrocinato dal Comune di Canegrate, è stato presentato lunedì sera in biblioteca.

Alla presentazione hanno partecipato il direttore generale del Canegrate Santo Crispino, Antonio Gagliardi, direttore sportivo del Mazzo 80, Augusto Splendore, talent scout della Juventus, Roberto Olivieri, direttore tecnico della Franco Scarioni, Lorenzo Mondini, responsabile delle attività di base del Milan, Matteo Forcella, scout dell’Atalanta, Roberto Trapani, ex Milan e Monza ora alla Roma, e Francesco Camarda, attuale giocatore del Milan.

tino Borneo

Alla serata, oltre a numerosi amici di Tino Borneo, erano presenti anche sua moglie Ambra e sua figlia Carlotta.

Costantino “Tino” Borneo (1972-2024) è stato un calciatore e allenatore italiano, noto per la sua carriera nelle giovanili del Milan e in diverse squadre di Serie C.

Borneo debuttò con il Milan di Arrigo Sacchi nella stagione 1990-1991, segnando un gol nella sua unica apparizione ufficiale in Coppa Italia. Successivamente, giocò per diverse squadre italiane, tra cui Cremonese, Vis Pesaro, Viterbese, Sambenedettese e molte altre, totalizzando oltre cento gol in carriera. Dopo aver concluso la carriera da calciatore, si dedicò con successo al ruolo di allenatore, in particolare nel settore giovanile del Milan, e lavorò a lungo come tecnico alla Roncalli di Legnano. Purtroppo, Tino Borneo è scomparso il 12 aprile 2024 a causa di una grave malattia. I suoi funerali si sono svolti il 15 aprile a Legnano, lasciando un grande vuoto tra amici, famiglia e la comunità calcistica.

tino Borneo

Ambra, la moglie, ha voluto ricordarlo così: “Tino ed io siamo cresciuti insieme. Ci siamo fidanzati nel dicembre del ‘94 (vivevo a Milano) e siamo andati a vivere insieme ad agosto del ‘95 a Viareggio. Da lì in poi non ci siamo più lasciati. Ci siamo sposati nel 1999 e abbiamo avuto una vita meravigliosa. Eravamo innamorati, forse “da grandi” ancora di più di quando eravamo giovani. Il nostro era un amore maturo fatto di complicità e rispetto. Dal nostro amore è arrivata, perché cercata e desiderata, il 5 settembre 2000 la nostra Carlotta, la nostra figlia adorata e casinista. Tino ha amato il suo lavoro da calciatore. Ma ancora di più amava fare l’allenatore. I suoi ragazzi erano come figli per lui. Un giorno qualcuno mi ha chiesto: Ambra quanti figli avete? Gli ho risposto: 500…perché per lui era una missione riuscire a trasmettere le sue conoscenze. Era appassionato, empatico e sensibile, anche se il suo fare ed il suo tono di voce a volte lo facevano sembrare rude. Era autorevole ma mai autoritario. Scherzava con i suoi ragazzi ed era contento quando realizzava che i consigli dati diventavano progresso per chi li accettava e li faceva propri. Studiava sempre, era curioso e si confrontava con i suoi amici- colleghi. A volte si arrabbiava con me quando gli dicevo: ma non ti sei stancato di allenare i ragazzini? Lui mi diceva di no! Che i gesti fondamentali del calcio si devono insegnare a questa età, perché ancora possono apprendere e migliorare. Infatti quando sbagliavano un gesto tecnico in serie A mi diceva : visto? Queste cose si insegnano e si imparano da piccoli…… era un gran professionista, un perfezionista. Con alcuni dei suoi ragazzi che aveva allenato capitava che si sentisse al telefono dopo le gare disputate. Analizzavano le azioni, gli errori, i gesti tecnici, la partita. Era un punto di riferimento per loro ha lasciato un grande vuoto nelle nostre vite. La sua allegria, la sua simpatia erano contagiose. Per Carlotta in alcuni momenti è davvero difficile perché ha perso una guida ma anche un amico. A volte sembravano fratelli. Si facevano i dispetti e si stuzzicavano. Erano complici. Tino sapeva amare in un modo particolare e questo lo percepivi. Sarà difficile, a volte faticoso ma noi cerchiamo di essere coraggiose come lui. Con quella dignità e pudore nel dimostrare i sentimenti che lo hanno sempre contraddistinto.”

tino Borneo

La figlia Carlotta continua intanto la raccolta fondi dedicata al padre, Costantino Borneo: “Papà, hai sempre aiutato tutti a inseguire i loro sogni, ora tocca a me fare un piccolo gesto al fine di preservare o salvare la vita di qualcuno”.

tino Borneo
Tutto il ricavato verrà donato allo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) nonchè un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Milano) che si occupa, oltre che della cura dei tumori, della ricerca scientifica atta a migliorare le metodiche di diagnosi e di cura di ogni forma di cancro, possedendo al suo interno diversi laboratori.
L’amico Augusto Splendore: “Con lui era amicizia, la Filia, termine greco che rappresenta il sentimento più alto che possa esistere al mondo. Un’amicizia disinteressata. Stai con una persona perché è affine a te ed è il completamento di te”.