Danni allo Sportitalia Village, il Legnano nega ogni responsabilità

La società del Presidente Enea Benedetto sporgerà denuncia contro ignoti per danneggiamento e disturbo dell'ordine pubblico

LEGNANO – Dopo la pesante presa di posizione della Folgore Caratese, che ha annunciato l’intenzione di chiedere alla società lilla il risarcimento dei danni subiti dallo stadio “Casati” di Verano Brianza durante e dopo la gara di playout tra il Legnano e la Castellanzese, la società guidata dal presidente Enea Benedetto ha risposto a stretto giro con un comunicato nel quale “ribadisce la sua totale condanna per gli atti di vandalismo verificatisi e la piena fiducia nel lavoro delle autorità competenti per identificare e perseguire i responsabili, nel rispetto delle norme vigenti“, rendendo noto che l’A.C. Legnano “è impegnata a collaborare pienamente con la Questura e la Lega Nazionale Dilettanti per fornire tutte le informazioni e le immagini necessarie a supporto delle indagini.

Danni allo Sportitalia Village, la Folgore Caratese chiederà i danni al Legnano

Nel contempo la società di Via Palermo puntualizza sul fatto di non sentirsi respinsabile di quanto accaduto: “la società AC Legnano – si legge nel comunicato – desidera esprimere la propria posizione e chiarire alcuni aspetti fondamentali relativi alla responsabilità degli eventi di ordine pubblico. Prima di tutto, è essenziale sottolineare che la società AC Legnano non ha competenze né strumenti per garantire l’ordine pubblico durante gli eventi sportivi. Questa responsabilità rientra nelle competenze esclusive delle forze dell’ordine, come stabilito dall’articolo 12 del Decreto Legge n. 8/2007, che prevede l’organizzazione di dispositivi di sicurezza adeguati per eventi sportivi di ogni livello. Inoltre, l’intervento di privati cittadini non autorizzati a svolgere funzioni di polizia e ordine pubblico potrebbe non solo essere illegale, ma anche aggravare la situazione, come indicato dall’articolo 18 della legge n. 152/1975 sulla sicurezza pubblica, che vieta espressamente attività di vigilanza privata non autorizzata.”

Non solo, ma il Legnano si considera parte lesa, dato che “questi eventi, che hanno causato danni significativi sia alla proprietà che all’immagine del club”, facendo sapere di voler sporgere denuncia contro ignoti “per i reati di danneggiamento e disturbo dell’ordine pubblico, come previsto dall’articolo 635 e 659 del Codice Penale.