Castanese: una debacle che fa rumore

"Siamo un gruppo rimaneggiato che ancora si sta amalgamando e che ancora sta cercando quell’identità di squadra"

CASTANO PRIMO – Ecco la riflessione della società neroverde l’indomani della sconfitta interna per 4-0 col modesto Pinerolo.

Facile scrivere quando si vince o quando si fa la prestazione, più difficile trovare le parole esatte per commentare un 4a0 che andrebbe solo dimenticato ma che inevitabilmente fa rumore. Quella di ieri è stata una sconfitta brutta, complicata da giustificare, che però deve far riflettere. E soprattutto non deve indurre a conclusioni sbagliate dettate dalla delusione. Perché non si può essere eroi a Sanremo o dopo aver vinto un derby, così come non si è “non all’altezza” oggi a mente ancora calda. La verità sta nel mezzo probabilmente. Sicuramente siamo un gruppo rimaneggiato che ancora si sta amalgamando e che ancora sta cercando quell’identità di squadra che ti permette di reagire in giornate storte come ieri, dopo che prendi goal al primo minuto. Serve trovare un equilibrio per non incappare in prestazioni così tanto inadeguate. Serve che dal gruppo emergano dei leader capaci di trascinare chi magari si trova nella partita “no”. E invece ieri anche chi sembrava tenere, si è poi fatto condizionare dall’atteggiamento sbagliato della maggioranza. Ed è lì che si è spenta la luce. Probabilmente il carico di lavoro ed il fatto di giocare ogni tre giorni inizia a farsi sentire e il calo fisiologico era prevedibile; quello che non può e non deve essere previsto è il rimanere con la testa negli spogliatoi. Per fortuna è già ora di pensare a domenica e non c’è tempo per le tragedie, l’importante, dalla debacle di ieri, è l’aver imparato a non sottovalutare mai gli avversari perché ogni squadra e ogni giornata sarà una battaglia a sé.