Radice: “Il cuore del 25 Aprile è nella cerimonia in piazza”

24 aprile 2025 | 14:58
Share0
Radice: “Il cuore del 25 Aprile è nella cerimonia in piazza”

LEGNANO – Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ha scelto di intervenire direttamente per chiarire la linea dell’amministrazione sulla celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione, dopo la proclamazione del lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco.

«Abbiamo deciso di mantenere i momenti cerimoniali e rinviare quelli di festa – spiega Radice – in accordo con l’Anpi e il Centro civico Pertini. Una scelta fatta per rispetto nei confronti della figura del Papa e per tenere unita la comunità, tenendo conto delle diverse sensibilità di chi si riconosce nei valori della Costituzione».

Il primo cittadino riconosce il dispiacere per il rinvio di eventi attesi, come i concerti in programma, ma sottolinea come la scelta sia stata necessaria alla luce delle indicazioni governative. «Il termine “sobrietà”, usato nella raccomandazione del Governo, è ambiguo e ha lasciato a noi sindaci la responsabilità dell’interpretazione. Per questo motivo abbiamo tolto dal programma la presenza del Corpo bandistico e rinviato il concerto previsto nel pomeriggio all’Olmina. È stato rinviato anche il momento dedicato all’intitolazione del giardino al partigiano Arno Covini e gli eventi del Centro Pertini in via dei Salici, tra cui il concerto dei Punkreas».

Il sindaco ricorda come altre celebrazioni, come quelle per Alcide De Gasperi, siano state riprogrammate e anche il Palio abbia modificato il proprio calendario, spostando la cerimonia iniziale dal 26 al 27 aprile.

«Il concerto dei Punkreas non è stato l’unico evento ad aver subito variazioni, e questo rende evidente il senso della nostra interpretazione della “sobrietà”: abbiamo distinto tra celebrazione e festa, mantenendo la prima e rinviando la seconda».

Radice rivendica con decisione il valore della cerimonia istituzionale: «Se mi avessero detto di non celebrare il 25 aprile, sarei comunque sceso in piazza, assumendomi ogni responsabilità. Perché per me il 25 aprile vive, innanzitutto, nelle cerimonie in piazza, con i discorsi ufficiali, con la presenza delle persone. Il concerto può mancare, ma la piazza no. La piazza è il cuore della città e il simbolo della democrazia riconquistata dopo il ventennio fascista».

Il sindaco sottolinea inoltre l’impegno costante dell’amministrazione verso i valori della Resistenza, ricordando il sostegno alle attività dell’Anpi nelle scuole, le iniziative promosse dal Centro Pertini, le intitolazioni di luoghi pubblici a figure della lotta partigiana e la recente revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Tra i progetti citati, anche “Semi di Lampedusa”, dedicato all’accoglienza, e quelli legati alla legalità.

«Un concerto non fa il 25 aprile – aggiunge – se durante il resto dell’anno non si onora con azioni concrete l’eredità della Liberazione. Se invece questi valori li coltiviamo tutto l’anno, allora possiamo permetterci di rimandare un momento di festa per rendere omaggio a una figura che, come Papa Francesco, ha incarnato ideali cari a chi crede nel 25 aprile: la pace, il rifiuto del riarmo, la fratellanza, l’accoglienza».

Infine, un appello a chi ha criticato le scelte dell’amministrazione: «Perché chi oggi protesta per il concerto rinviato non viene con noi in piazza domani? È lì che dimostreremo, restando uniti, che nulla può fermare il cuore del 25 aprile e dei suoi valori: pace, libertà, uguaglianza, fratellanza».

Radice ricorda anche gli altri momenti dell’anno in cui Legnano celebra la memoria e i valori della Resistenza, dalla commemorazione dei deportati della Tosi a Mauthausen fino al ricordo della battaglia della cascina Mazzafame e di Mauro Venegoni. «Mi auguro che questo confronto serva a riportare le persone nelle piazze, nei luoghi di lavoro, cultura e vita, dove Legnano può continuare a far vivere la Costituzione e l’eredità della Resistenza».