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L’Accademia Bustese vola in Prima

14 aprile 2025 | 08:56
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L’Accademia Bustese vola in Prima

BUSTO GAROLFO – Nel fine settimana appena trascorso, il calcio dilettantistico ha vissuto un turno di sospensione meditativa, un respiro profondo prima dell’ultimo sforzo. Il torneo di Eccellenza, quello che più si avvicina alle soglie del calcio “vero” (qualsiasi cosa significhi, oggi), si è infatti concesso un turno di riposo. I protagonisti torneranno a calcare i campi domenica 27 aprile, a primavera ormai inoltrata, quando ogni punto peserà come un masso e ogni gol saprà di destino.

Ma mentre l’Eccellenza attende, altrove si è giocato eccome. E non solo si è giocato: si è scritto un finale, uno di quelli che valgono una stagione intera. Sul campo modesto ma fiero del Casorezzo – che pare uscito da una novella di Guareschi – è andato in scena l’atto forse più significativo del girone M di Seconda Categoria: l’Accademia Bustese, squadra dalle ambizioni educate ma risolute, ha pareggiato, sì, ma quel punto basta e avanza per stappare bottiglie e lacrime.

È promozione aritmetica, dunque, a una giornata dal termine. Un traguardo conquistato con costanza, sudore e, permettetemi, un certo stile. Perché non hanno dominato con arroganza, ma hanno saputo leggere il campionato con l’intelligenza tattica di chi non spreca mai un’occasione, né in campo né fuori. E in questo calcio minore, che poi minore non è, dove gli allenamenti si fanno tra il lavoro e la cena, e dove i dirigenti sono spesso anche magazzinieri e psicologi, ogni promozione ha il sapore forte delle cose vere, sudate, guadagnate sul campo e nelle teste.

A Casorezzo, domenica, non ci saranno state le telecamere né gli opinionisti, ma chi c’era ha visto qualcosa di più: la gioia composta ma incontenibile di un gruppo che ha creduto nel proprio cammino fino in fondo. Un pareggio che vale oro, e che manda in Prima Categoria una società che da tempo lavora con metodo, coltivando il vivaio, costruendo un’identità.

Nel calcio che non finisce nei titoli dei grandi giornali, esiste ancora la virtù del passo dopo passo, dell’amicizia che diventa intesa tattica, della corsa sotto la pioggia del giovedì sera. L’Accademia Bustese ha vinto anche per questo, ed è giusto celebrarla come si fa con le squadre che, pur restando nel silenzio dei campi di provincia, riescono a farsi ascoltare da chi ama davvero il gioco del calcio.

Onore ai vincitori, dunque. E appuntamento al 27 aprile, quando l’Eccellenza tornerà a dire la sua, e la primavera porterà con sé gli ultimi verdetti di un campionato che, anche senza riflettori, sa essere nobile.