Il pres dell’Inter, Beppe Marotta, incontra la famiglia legnanese

La Famiglia Legnanese consegna a Marotta la tessera d’onore,
LEGNANO – Notturna di gala a Villa Jucker, teatro di un nuovo appuntamento con Il salotto della Famiglia Legnanese. Stavolta, a calcare il palcoscenico, non è stato un letterato o un accademico, ma un uomo che ha fatto dello sport un’arte e un mestiere: Giuseppe Marotta, gran burattinaio del calcio italiano, oggi al vertice dell’Inter. Ad accoglierlo, il giornalista Roberto Pacchetti, direttore della TGR, che lo ha guidato in un viaggio lungo cinquant’anni di pallone, tra retroscena di mercato e valori immortali.
Dopo un 2024 di fuochi d’artificio, con ospiti del calibro di Mieli, Porro e Carrisi, e un 2025 aperto da Mentana e Tremonti, ecco un altro rendez-vous da segnare negli annali. L’evento ha attirato 120 cultori della materia, accorsi per ascoltare l’uomo che, da Varese a Milano, passando per Monza, Como, Venezia, Sampdoria e la Juve, ha costruito successi con la meticolosità di un architetto e la freddezza di un giocatore di scacchi.
TRA RICORDI E VALORI, UNA STORIA DI PASSIONE
La chiacchierata scivola via come un’azione ben congegnata, tra aneddoti di spogliatoio e riflessioni sul calcio come scuola di vita. Marotta, con il suo aplomb sabaudo, racconta di un mestiere che è strategia, visione e sacrificio. “Senza la cultura del lavoro non si va da nessuna parte”, dice, e nel dirlo riassume un’epopea di trionfi e sconfitte, di intuizioni geniali e scommesse vinte.
Non manca il momento più toccante, quello in cui il dirigente parla di calcio come rifugio nei momenti difficili, strumento di aggregazione capace di curare l’anima. Un concetto che, in una serata dal sapore familiare, tocca le corde giuste e lascia il segno.

UNA FAMIGLIA CHE SI ALLARGA
A sigillo della serata, la Famiglia Legnanese consegna a Marotta e Pacchetti la tessera d’onore, segno tangibile di un legame ormai stretto con la città. Gianfranco Bononi, presidente dell’associazione, si gode il successo dell’iniziativa, resa possibile grazie all’impegno del Consigliere Jody Testa e del Consiglio della Famiglia.

Un plauso va anche agli sponsor, che continuano a credere nella cultura come collante sociale: Eligio Re Fraschini SpA, Scarpa e Colombo Srl, Fonderia Quaglia e Colombo Srl, Reale Mutua – Agenzia Minesi, Andrea Paternostro Gioielliere, Aviatel Srl.
Una notte di sport e umanità, dove il calcio ha smesso per un attimo di essere solo gioco e si è rivelato per ciò che è davvero: un pezzo di vita, una metafora del mondo, un’emozione senza tempo.