Legnano-Bologna 1952: il giorno in cui la neve si tinse di lilla

3 febbraio 2025 | 12:06
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Legnano-Bologna 1952: il giorno in cui la neve si tinse di lilla

Il Giudice Sportivo inflisse al club lilla la più severa sanzione mai vista in Serie A

LEGNANO – Il 3 febbraio 1952 fu una domenica invernale come poche, di quelle in cui la neve scendeva a fiocchi pesanti, ammantando ogni cosa di un bianco ovattato. Ma sotto quella coltre candida si nascondeva un vulcano pronto ad esplodere. Il Legnano, già invischiato nella lotta per non retrocedere, ospitava il Bologna per la prima giornata di ritorno della Serie A. A rendere l’atmosfera ancora più elettrica c’era un nome che, per i tifosi lilla, suonava ormai come un presagio nefasto: l’arbitro Bruno Tassini di Verona.

Legnano-Bologna e l'arbitro Tassini

Tassini non godeva certo di buona fama dalle parti di Legnano, complice la gara d’andata in cui aveva concesso due rigori ai felsinei. E quando il caso volle che fosse proprio lui a dirigere il ritorno, molti tifosi al “Pisacane” capirono che sarebbe stata una giornata di passione.

Legnano-Bologna e l'arbitro Tassini

I presagi si fecero realtà dopo soli quattro minuti: il Bologna passò in vantaggio con Gritti, ma Mazza ristabilì la parità prima dell’intervallo. Nella ripresa, il Legnano partì all’assalto con il cuore e con la disperazione di chi sa di non potersi permettere altri passi falsi. E proprio quando la pressione lilla divenne insostenibile, Tassini entrò in scena. Due falli da rigore evidenti – il primo su Mozzambani, il secondo sullo svedese Eidefjäll – furono ignorati dall’arbitro, accendendo gli animi sugli spalti.

Dai seggiolini innevati cominciarono a volare in campo le prime palle di neve, inizialmente quasi per scherzo, come un segnale di disappunto più che di vera rabbia. Ma quando al 14’ della ripresa Palmer venne abbattuto in area senza che il direttore di gara battesse ciglio, il gelo divenne tempesta. Il capitano lilla riuscì comunque, con un ultimo guizzo, a trascinare la palla in porta per il 2-1, ma l’arbitro non accennò nemmeno a sanzionare l’intervento falloso.

Come se non bastasse, pochi minuti dopo, il Legnano perse per infortunio proprio Palmer, lasciando la squadra in dieci. A quel punto, il Bologna prese coraggio e trovò il 2-2 con Pilmark. La partita sembrava avviata verso un pareggio amaro per i lilla, ma a tre minuti dalla fine, ecco il colpo di scena: un pallone rimbalza in area, Tubaro lo intercetta goffamente e Tassini indica senza esitazioni il dischetto. Rigore per il Bologna.

L’intero stadio esplose di rabbia. La neve che fino a quel momento era stata solo una decorazione invernale divenne un’arma di protesta. Palle di neve piovvero in campo da ogni settore, creando una vera e propria tempesta bianca. Nel caos generale, Campatelli trasformò il rigore del 2-3, ma Tassini, sommerso da una grandinata gelida, decise di sospendere la partita prima ancora di annotare la rete sul suo taccuino.

Legnano-Bologna e l'arbitro Tassini

Ciò che accadde dopo contribuì a scrivere una delle pagine più nere della storia lilla. Alcuni tifosi più esagitati, non paghi della contestazione sugli spalti, decisero di attendere Tassini alla Stazione Centrale di Milano, dove il fischietto veronese avrebbe preso il treno per tornare a casa. Al suo arrivo, l’arbitro fu accolto non con parole, ma con schiaffi sonori che lo segnarono più della neve di Legnano.

Legnano-Bologna e l'arbitro Tassini

Le conseguenze furono pesantissime. Il Giudice Sportivo inflisse al club lilla la più severa sanzione mai vista in Serie A: sconfitta a tavolino per 0-2 e squalifica del campo fino al 31 dicembre 1952. Un colpo mortale per una squadra già in difficoltà, che chiuse il campionato mestamente all’ultimo posto, retrocedendo in Serie B senza mai avere davvero avuto la possibilità di lottare per la salvezza.

Legnano-Bologna e l'arbitro Tassini

La neve, quel giorno, smise di essere un gioco e divenne una sentenza. E il nome di Tassini, ancora oggi, riecheggia come un’ombra nelle memorie dei tifosi del Legnano.