Rimangono però mille interrogativi sulla gestione della manifestazione
LEGNANO – Una lettera in cui si spiega il lavoro fatto finora sul Palio a Legnano. Così la Fondazione spiega la bontà del lavoro svolto. I latini dicevano “Excusatio non petita, accusatio manifesta” e quello che sta uscendo in queste ore dal mondo del Palio sembrano una serie di scuse che poco o nulla danno al lustro della kermesse medioevale legnanese.
Rimangono tutti i nodi di una gestione che, visto che siamo nel 2025, se non evolve sarà in gravissima difficoltà fra pochi anni. Serve una pista per le corse di addestramento di proprietà e da questa ricavare la pista ufficiale per il Palio di Legnano che non può e non deve essere quella del Giovanni Mari, stadio di CALCIO e non ippodromo. Finchè si correva sull’erba bastavano due settimana per sistemare il tutto, ma oggi la pista di tufo ed i soldi necessari alla sua costruzione e rimozione, non possono ricadere su altre realtà inficiandone la stagione. Il manto erboso attuale del Mari è l’esempio di come nell’ingranaggio dello scarica barile qualcuno abbia scaricato fin troppo.
Riportiamo la lettera
Il Palio di Legnano, come annunciato ieri attraverso un nostro comunicato, sarà inserito nell’iniziativa governativa dedicata alla realizzazione di francobolli commemorativi dei “Palii d’Italia”.
Questo riconoscimento è motivo di orgoglio per la nostra comunità e conferma l’importanza culturale e storica del Palio, simbolo di tradizione e identità del nostro territorio.
Come Consiglio di amministrazione della Fondazione, lavoriamo ogni giorno con passione e dedizione, in stretta collaborazione con il Cavaliere del Carroccio, il Gran Maestro con il Collegio dei Capitani e la Famiglia Legnanese, per valorizzare il Palio e promuovere eventi culturali innovativi. Negli ultimi anni, grazie al contributo della Fondazione e al sostegno dell’amministrazione comunale, siamo riusciti a portare il Palio a livelli di visibilità e prestigio mai raggiunti prima.
Nonostante il contributo pubblico sia rimasto invariato rispetto al 2019, abbiamo lavorato intensamente per attrarre sponsor e partner di rilevanza nazionale e internazionale. Questo impegno ci ha permesso di incrementare i fondi privati in modo esponenziale rispetto al passato, garantendo una sostenibilità che ci consente di guardare al futuro con ambizione e concretezza.
Siamo consapevoli che, talvolta, emergono osservazioni critiche nei confronti del nostro operato.
Accogliamo sempre con interesse i contributi costruttivi e le idee innovative che possano arricchire il nostro lavoro. Tuttavia, crediamo sia fondamentale che ogni proposta formulata da qualsivoglia osservatore, che si tratti di esperti, affezionati contradaioli, o semplici concittadini, sia accompagnata da soluzioni praticabili, basate su una reale comprensione delle risorse e del contesto operativo.
Il nostro impegno resta quello di costruire, con realismo e pianificazione, un Palio che continui a rappresentare un’eccellenza per Legnano. Siamo aperti al confronto e invitiamo chiunque abbia suggerimenti concreti a collaborare con noi, perché il futuro del Palio è un progetto comune che richiede il contributo di tutta la comunità.
Con fiducia e determinazione,
Il Cda della Fondazione Palio di Legnano