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Il TAR ferma il raddoppio ferroviario fra Rho e Parabiago

10 dicembre 2024 | 12:38
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Il TAR ferma il raddoppio ferroviario fra Rho e Parabiago

Quarto binario Rho-Parabiago: il TAR frena l’opera, necessaria una nuova Valutazione di Impatto Ambientale

PARABIAGO – Si ferma, almeno temporaneamente, il progetto del quarto binario ferroviario tra Rho e Parabiago. Una decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia, datata 6 dicembre, ha imposto uno stop significativo ai lavori, accogliendo in parte il ricorso presentato dal Comitato Rho-Parabiago, gruppo di cittadini contrario a un’opera ritenuta eccessivamente invasiva, in particolare per l’impatto sul territorio di Vanzago.

Una battuta d’arresto nella procedura

La sentenza del TAR non boccia l’opera nel suo complesso, ma colpisce un pilastro fondamentale del processo autorizzativo. In particolare, è stata annullata l’ordinanza n. 11 del 28 giugno 2023, firmata dalla commissaria straordinaria Vera Fiorani, che approvava il progetto definitivo basandosi su due Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA): una risalente al 2014 e l’altra al 2022. Secondo i giudici, queste analisi avevano esaminato solo modifiche progettuali parziali, senza considerare l’intero impianto dell’opera.

Ora sarà necessario ripetere l’intero iter di Valutazione di Impatto Ambientale, sottoponendolo all’esame della Commissione VIA e successivamente al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS). Solo dopo il completamento di questi passaggi, il commissario straordinario potrà approvare nuovamente il progetto definitivo e procedere con gli atti successivi.

Cantieri in bilico

I cantieri, già parzialmente operativi con mezzi in azione e aree delimitate, potrebbero ora subire uno stop. L’annullamento dell’ordinanza 11, che rappresentava il via libera ai lavori, compromette temporaneamente la prosecuzione dell’intervento.

Dalia Sartirana, portavoce del Comitato Rho-Parabiago, definisce questa decisione “una vittoria parziale”, che tuttavia consente di frenare un’opera da 643 milioni di euro. Tra gli interventi previsti dal progetto figurano la nuova fermata Cantone a Nerviano e il raccordo “Y” per il collegamento con Malpensa, nel tratto tra Busto Arsizio e Castellanza.

Un’opera strategica rallentata dai tecnicismi

Il progetto del quarto binario è considerato strategico a livello nazionale ed è stato commissariato per accelerarne l’attuazione. Tuttavia, la frammentazione delle analisi ambientali non ha convinto il TAR, che ha richiesto un esame complessivo e aggiornato degli impatti sul territorio.

Questo colpo di freno pone un’ulteriore sfida agli obiettivi infrastrutturali italiani, già spesso segnati da lungaggini e ricorsi. Per ora, i tecnici e gli avvocati dovranno rimettere mano all’iter autorizzativo, mentre il cronoprogramma iniziale rischia di slittare sensibilmente.

Con i riflettori puntati su un progetto che divide sostenitori e oppositori, il territorio attende una risposta definitiva. Questa vicenda, ancora una volta, mette in luce quanto sia complesso bilanciare sviluppo e tutela ambientale in opere di grande portata.