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Sedriano, Mister Robecchi: “Il calcio mi fa godere, voglio creare empatia con i miei giocatori”

17 ottobre 2024 | 07:08
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Sedriano, Mister Robecchi: “Il calcio mi fa godere, voglio creare empatia con i miei giocatori”

Il percorso di mister Robecchi insieme al suo Sedriano

SEDRIANO – Prosegue tra alti e bassi la stagione del Sedriano Calcio in Eccellenza, con il club del Presidente Cardamone che ha collezionato una serie di partite contraddistinte da diversi risultati. Le sconfitte contro Lazzate e Solbiatese, la vittoria di cuore in casa contro il Casteggio o il pareggio per 0-0 a Pavia. Di questo e molto altro ha voluto parlarne, in esclusiva ai nostri microfoni, il mister della prima squadra Mattia Robecchi.

L’ultima prestazione in Coppa Italia contro il Meda

“Esperienza positiva nonostante non abbiamo passato il turno, nelle prime due partite avevamo capito bene il livello, è stato un percorso importante e sono soddisfatto. In Coppa abbiamo giocato partite importanti, siamo stati sfortunati nell’ultima gara contro il Meda, quando perdi ai rigori è sempre una questione di fortuna anche. In Coppa comunque bilancio positivo”.

Le squadre più forti

“Mai come quest’anno il Girone A è stato così competitivo. Ovviamente c’è la Solbiatese che ha già siglato il passo, è una delle più attrezzate e che sicuramente ambirà a vincere il campionato, però io non tralascerei l’Ardor Lazzate che sta facendo bene. Poi ci sono Saronno e Pavia, che sono convinto verranno fuori nel lungo periodo. Ci sono molte partite difficili, anche strappare un punto non è mai cosa scontata”.

La missione

“Il nostro obiettivo è la salvezza, è la prima volta nella nostra storia che giochiamo in questa categoria. La rosa è stata completata da poco, quindi è tutto un work in progress. Vogliamo anche mettere in luce i nostri giorni, abbiamo diversi 2005 e 2007 che voglio inserire non solo nel contesto legato al risultato, ma soprattutto a livello umano. Devono imparare a stare in uno spogliatoio di adulti. E’ fondamentale anche mantenere un profilo di valore, avere una linea di educazione e moralità”.

L’andamento della stagione e il focus

“Io devo godere quando alleno, voglio vivere forte e in modo empatico il rapporto con i calciatori. Il risultato è importante ma non solo sul campo, anche fuori. Il calcio è fatto da uomini veri, non c’è solo l’aspetto tecnico e quello tattico. Io voglio essere un tutt’uno con la mia squadra, voglio emozionarmi”.