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Inchiesta ultras: niente penalizzazioni per Milan ed Inter

3 ottobre 2024 | 10:21
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Inchiesta ultras: niente penalizzazioni per Milan ed Inter

Improbabile che si arrivi a una penalizzazione in classifica

MILANO – Siamo appena all’inizio, ma i tifosi di Inter e Milan già iniziano a scrutare con apprensione l’orizzonte delle possibili sanzioni per i loro amati club. Come sempre in queste vicende, la questione si sdoppia: da una parte la giustizia ordinaria, con i suoi tempi biblici; dall’altra, quella sportiva, decisamente più rapida nel calare la sua scure. Concentriamoci su quest’ultima, per ora. Di certo c’è soltanto la mossa del procuratore federale Chiné, che ha richiesto l’ordinanza di custodia cautelare e gli atti non più coperti da segreto istruttorio: un passaggio obbligato per verificare se ci siano state condotte ritenute rilevanti dal codice sportivo, da parte delle due società o dei loro tesserati.

Come ricorda puntualmente La Gazzetta dello Sport, il punto di riferimento normativo per i club è l’articolo 25, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, riguardante la prevenzione di fatti violenti. Il testo recita chiaramente: “Alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente”. In caso di violazione, l’ammenda prevista oscilla tra i 10.000 e i 50.000 euro.

Il comma 10, invece, riguarda i tesserati. Anche qui il divieto è preciso: “È fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. Le convenzioni, stipulate secondo il D.L. n. 8/2007, devono essere validate dalla Federazione. Ogni rapporto deve essere autorizzato dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione, si applicano le sanzioni previste dal comma 9, con una multa di 20.000 euro.

E allora, cosa ci attende? Per Inter e Milan, è improbabile che si arrivi a una penalizzazione in classifica; più verosimile una multa, come accadde alla Juventus nel 2017 per i rapporti con gli ultrà della Curva Sud. All’epoca, la Procura FIGC richiese per Andrea Agnelli 30 mesi di inibizione e una multa di 50.000 euro, oltre a due turni di campionato a porte chiuse e un ulteriore turno con la Curva Sud sigillata. La Corte Federale, alla fine, tolse i 30 mesi ad Agnelli, raddoppiando però la multa. Alla Juventus toccò una sanzione di 600.000 euro e la chiusura della Curva Sud per una giornata.

Per Inter e Milan, dunque, si prevede un destino simile: una multa, certo salata, ma niente di devastante. La storia insegna: non sarà questa bufera a far tremare i colossi calcistici milanesi.