
Non era mai accaduto nella storia della competizione ciclistica
BUSTO ARSIZIO – La 103ª edizione della Tre Valli Varesine si conclude nel modo più insolito: sospesa e annullata dopo soli 58 chilometri di gara, una decisione senza precedenti nella storia della competizione. La pioggia battente, che aveva già costretto a ridurre il percorso da 200 a 168 chilometri, si è rivelata un nemico implacabile. La partenza era stata ritardata di venti minuti, ma l’entusiasmo non mancava. Tuttavia, la natura ha avuto l’ultima parola.
Gli uomini erano partiti da Busto Arsizio alle 12.20, con la pioggia già fitta che batteva sull’asfalto. Si era subito formata una fuga, ma presto la situazione si è complicata: tratti del percorso allagati e la visibilità ridotta a zero hanno reso il proseguimento della gara un rischio troppo alto. Lo ha spiegato anche Alberto Bettiol, campione d’Italia, in un’intervista: «L’acqua non defluiva, non si vedeva più nulla». Alle 14, dopo consultazioni con i corridori e tra questi anche il campione del mondo Tadej Pogacar, gli organizzatori hanno deciso di fermare tutto. I ciclisti, al passaggio sul traguardo di Via Sacco, hanno abbandonato la corsa e si sono diretti ai bus.
Curiosamente, la gara femminile, alla sua quarta edizione, si era conclusa regolarmente – seppur sotto le stesse difficili condizioni meteorologiche. La francese Cedrine Kerbaol ha trionfato con un distacco di 13 secondi su Silvia Persico, aggiudicandosi una vittoria meritata nonostante la battaglia con gli elementi.
La Tre Valli Varesine 2024, così, si iscrive alla storia per un altro motivo, che non è il successo di un campione ma la resa obbligata di fronte alla forza della natura.