
Spuntano strade a 30 kmh e parcheggi quanto meno problematici
LEGNANO – Dietro il quadro tecnico del progetto ciclabile da 275.000 euro, emerge una storia che getta luce su come l’amministrazione locale stia cercando di trasformare il tessuto urbano, a partire da via XXIX Maggio, con un intervento che promette non solo di migliorare la viabilità ciclistica, ma anche di ridisegnare il volto delle strade cittadine. Ma cosa si cela dietro questi numeri? E quali sono le reali implicazioni per cittadini e automobilisti?
La Linea 2, parte fondamentale del progetto, interessa l’asse di via XXIX Maggio e prevede una trasformazione importante: da piazza Monumento fino a via della Vittoria, la strada sarà dotata di una corsia ciclabile, strettamente delimitata da una linea tratteggiata di appena 1,50 metri. A fronte di ciò, i parcheggi verranno collocati sulla sinistra della carreggiata, alternandosi tra configurazioni in linea o a spina di pesce, a seconda dei tratti. La corsia veicolare, destinata a restare con una larghezza minima di 3 metri, potrebbe tuttavia costringere i veicoli a una convivenza non sempre serena con i ciclisti, in un contesto in cui lo spazio già risicato deve essere gestito con grande attenzione.
L’incrocio con via Vittoria diventerà un nodo cruciale, con un attraversamento pedonale rialzato per migliorare la sicurezza, ma l’efficacia di questo intervento dipenderà dall’educazione e dal rispetto dei limiti di velocità. Infatti, da via Vittoria a via Mazzini, via XXIX Maggio verrà trasformata in una “strada ciclabile” di tipo E-bis, dove il limite sarà abbassato a 30 km/h e i parcheggi posteriori a spina di pesce saranno implementati sulla destra, con quelli in linea mantenuti sulla sinistra. Una soluzione che, se da una parte cerca di favorire la mobilità dolce, dall’altra potrebbe portare a conflitti per la gestione degli spazi, soprattutto nei giorni di maggiore traffico.
Uno dei punti più delicati è senza dubbio corso Italia noto per i frequenti incidenti. Anche qui la Linea 2 introdurrà una corsia ciclabile, ma non senza complicazioni. Nel tratto iniziale di via Micca, la strada sarà trasformata in una ciclabile a priorità per le biciclette, ma con un limite di velocità ancora problematico: 30 km/h potrebbe non bastare per garantire una reale sicurezza, soprattutto nelle ore di punta.
Il progetto prevede che la corsia ciclabile confluisca nella rotatoria di piazza Frua, un nodo caotico che vedrà il percorso ciclabile spostarsi sul marciapiede, che sarà allargato per facilitare il passaggio delle bici fino a via XXIX Maggio. Un altro intervento importante riguarda l’intersezione con via Alberto da Giussano, dove verrà rialzato l’attraversamento pedonale e ciclabile, e allargati i marciapiedi. Resta da vedere se questi cambiamenti saranno sufficienti a risolvere i problemi di sicurezza in un incrocio che negli anni ha visto troppi incidenti.
Infine, il terzo punto strategico del progetto è via XX Settembre che sarà dotata di corsie ciclabili in entrambi i sensi di marcia, collegando via Venegoni con la rotonda sulla strada provinciale per Inveruno (Sp12). Qui, il progetto si integra con la Linea 3, in fase di completamento, creando un collegamento ciclabile continuo fino a via San Michele del Carso e oltre, grazie ai lavori in corso sulla Sp12. Si tratta di un progetto ambizioso, che punta a creare una rete ciclabile estesa, ma l’effettiva fruibilità di queste nuove infrastrutture sarà messa alla prova dalla capacità di armonizzare traffico veicolare e mobilità dolce.
Mentre la città si prepara a questi cambiamenti strutturali, altri lavori interessano il parcheggio sotterraneo di via Cristoforo Colombo, che da lunedì 14 ottobre sarà chiuso per l’adeguamento dell’impianto elettrico e l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Questi interventi, parte della strategia della “Rete verde e del commercio”, mirano a migliorare la sicurezza di una zona già coinvolta nei lavori dello scorso anno in piazza del Popolo. Tuttavia, la chiusura del parcheggio potrebbe causare disagi agli automobilisti, in una città che sta progressivamente sacrificando spazi per i veicoli a favore delle biciclette.
Dietro il progetto da 275.000 euro c’è un’operazione complessa che mira a cambiare il volto della città. Tuttavia, la domanda resta: questi interventi saranno realmente efficaci nel migliorare la sicurezza e la vivibilità, o finiranno per creare nuovi problemi in un contesto urbano già congestionato?