
Gabriele Ghirelli, vecchia conoscenza legnanese, guiderà una truppa coriacea, che non ha mollato di un centimetro in queste prime due giornate.
LEGNANO – Legnano torna al PalaBorsani per la terza volta in sette giorni, gonfia d’orgoglio dopo il trionfo nel derby, ma consapevole che la fatica comincia a mordere e le insidie si nascondono dietro ogni angolo del parquet. Di fronte, una Vicenza ferita ma non domata, che dopo due sconfitte rimediate sul filo del rasoio, scenderà in campo con il coltello tra i denti. Gabriele Ghirelli, vecchia conoscenza legnanese, guiderà una truppa coriacea, che non ha mollato di un centimetro in queste prime due giornate.
Attenzione a quel trio letale formato da Almansi, Cucchiaro e Belmonte, che insieme mettono sul piatto quasi 50 punti a partita. La mano calda da tre di Vicenza è un pericolo costante: tirano col 43%, e con un 41,5% da due, ogni angolo del campo può trasformarsi in una trappola. Se a ciò aggiungiamo Da Campo e Gasparin, abituati a infiammarsi in pochi istanti, il rischio è che i Knights possano trovarsi a inseguire se non resteranno vigili fin dal primo pallone.
Vicenza, pur essendo partita in ritardo nella composizione del roster, ha un potenziale di crescita che la rende pericolosa, specie nelle fasi iniziali di un campionato ancora da decifrare. E poi c’è la sfida nel cuore della sfida: Francesco Oboe, che affronterà la sua ex squadra, quella che l’ha cresciuto nelle giovanili, cercando il riscatto sul campo che l’ha formato.
Domenica, mentre i piccoli del minibasket riceveranno le maglie celebrative, il PalaBorsani sarà teatro di una sfida intensa, in cui nulla sarà scontato. I Knights dovranno gestire forze e nervi, consapevoli che ogni errore potrebbe costare caro.