Calcio malato: la criminalità organizzata delle curve di Inter e Milan

Ultras di Milan e Inter avrebbero condiviso interessi comuni in settori come biglietti, parcheggi, gadget e persino la vendita di panini
MILANO – Oltre alle 19 misure cautelari, tra cui 16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari, disposte dal gip Domenico Santoro, più di 50 ultras delle curve di Milan e Inter sono stati sottoposti a perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta condotta da Polizia e Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura di Milano guidata da Marcello Viola. L’indagine ha smantellato le attività illecite gestite dagli ultras, contestando l’associazione a delinquere, aggravata in un caso dal metodo mafioso, e le infiltrazioni della ‘ndrangheta in traffici, estorsioni e pestaggi.
L’operazione è scattata all’alba con la collaborazione di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano. Oltre agli agenti di polizia, anche il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (Scico) e il Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano (Gico) hanno partecipato alle operazioni.
Secondo quanto emerge dall’inchiesta del pm Paolo Storari, sebbene appartenenti a curve opposte, ultras di Milan e Inter avrebbero condiviso interessi comuni in settori come biglietti, parcheggi, gadget e persino la vendita di panini. Tra gli arrestati della Curva Nord interista ci sono il capo Andrea Beretta, già detenuto per l’omicidio di Antonio Bellocco, il suo vice Marco Ferdico, e il nuovo leader Renato Bosetti. Nella curva del Milan, tra gli arrestati spiccano Luca Lucci, noto per una foto con Matteo Salvini, Christian Rosiello, guardia del corpo di Fedez (estraneo ai fatti), e Islam Hagag, conosciuto come ‘Alex Cologno’.
Il consigliere regionale lombardo Manfredi Palmeri è indagato per corruzione tra privati in un filone dell’inchiesta. Palmeri, eletto nel 2023 con la lista di Letizia Moratti, è coinvolto per alcune intercettazioni che rivelano rapporti tra ultras e imprenditori nella gestione dei parcheggi dello stadio San Siro per eventi e concerti. In una telefonata del 2020, Giuseppe Caminiti, figura di spicco della Curva Nord, chiede informazioni sull’interlocutore da contattare per ottenere l’appalto, indicando Palmeri come referente. Successivamente, emergono ulteriori riferimenti a presunti pagamenti legati a queste trattative.
La Procura di Milano ha aperto un procedimento di prevenzione nei confronti di Inter e Milan. Sebbene non indagate, le due società sono considerate vittime della situazione e dovranno dimostrare di aver interrotto i legami con gli ultras, adottando misure organizzative per evitare ulteriori infiltrazioni nei settori collaterali al calcio, come biglietteria e parcheggi. In caso contrario, la Procura potrebbe chiedere l’amministrazione giudiziaria per i club, con l’obiettivo di affidarne la gestione a un commissario per “ripulire” le attività.
Le indagini hanno rivelato una situazione di sudditanza della società Inter nei confronti degli esponenti della Curva Nord, con la dirigenza che, sebbene controvoglia, ha finito per agevolarli. Secondo quanto riportato nell’ordinanza del gip Santoro, tale situazione, risalente agli anni 2019-2020, non è migliorata nel tempo, ma anzi si sarebbe aggravata.