Academy Legnano, Marco Rossi: “Vogliamo diventare un punto di riferimento”

Le parole in esclusiva per il nostro giornale da parte del nuovo dirigente Lilla

LEGNANO – Tutto il mondo dell’Academy Legnano è pronto per questa nuova ed avvincente stagione, dopo gli ottimi risultati ottenuti l’anno scorso con una promozione al campionato Elitè per la formazione 2007 allenata da Fabio Tibaldo, dopo aver concluso al primo posto il proprio girone di campionato Regionale A. Da giugno di questa estate, la cura del Settore Giovanile dell’Academy Legnano è stato affidato a Marco Rossi, ex direttore sportivo settore giovanile Arconatese, ora responsabile tecnico della scuola calcio lilla. Da molti anni ad Arconate, Rossi ha ottenuto brillanti risultati che hanno portato la società gialloblù ad essere tra le più titolate nel panorama regionale. Adesso, a Legnano, per lui Rossi un’importante occasione per far fare il tanto atteso salto di qualità ad una società in forte espansione e che può vantare circa trecento tesserati.

Di seguito le sue parole in esclusiva a Sport Legnano:

L’arrivo a Legnano e il nuovo progetto Academy

“Sono al mio primo anno all’Academy Legnano dopo gli ultimi 5 anni trascorsi ad Arconate con credo il raggiungimento di ottimi risultati ottenuti su tutto il settore giovanile. Ho scelto di entrare a far parte della società del presidente Alfonso Costantino per più motivi, sono di Legnano, mi ha colpito il progetto che ha in mente che è quello di tornare ad essere un vero punto di riferimento per i bambini che vogliono giocare a calcio, quello che per anni è stata la Roncalli per poi chiamarsi Academy, dove i ragazzi del settore giovanile andavano nelle professionistiche, e come sbocco c’era la prima squadra che a suo tempo militava in Eccellenza”.

Il calcio a Legnano, una situazione difficile da gestire

“Ora purtroppo l’AC Legnano, che è la società alla quale eravamo agganciati e si faceva settore giovanile, non sta attraversando un bel periodo, l’augurio è che al più presto si possa sistemare il tutto per poter tornare a collaborare e poter garantire e permettere uno sbocco ai nostri ragazzi. Devo dire che la situazione che sta attraversano il Legnano è ricaduta sull’Academy, è stata davvero dura costruire tutte le squadre in agonistica, pochissimi ragazzi sono rimasti, ci davano per morti! La passione che accomuna tutto il mio staff, la possibilità di poter avere carta bianca e la fiducia che ha riposto in noi il Presidente, ci ha permesso di riuscire ad iscrivere tutte le squadre, in Pre Agonistica abbiamo anche iscritto l’under 11 e 9 che mancavano. Si è davvero fatto un gran lavoro, ora c’è solo da guardare al futuro con fiducia e serenità, abbiamo la filiera del settore giovanile completa”. 

Il problema dei Settori Giovanili in Italia

“In Italia abbiamo dei buoni settori giovanili anche se tante cose in alcuni casi non vanno bene, quello che noto troppo spesso e non è una cosa positiva è che purtroppo in Pre Agonistica si pensa troppo al risultato, a vincere, a me sinceramente interessa che vengano trasmessi i valori dello sport di gruppo, regole, educazione e rispetto, che si curi maggiormente la tecnica, rendere i bambini contenti e felici, per i risultati c’è l’agonistica. Un altro problema sono i genitori, oggi interferiscono parecchio, pretendono di venir a dire cosa o non cosa si debba fare, senza avere una minima competenza, c’è poco rispetto dei ruoli, da fuori si vuole dare indicazioni senza capire che si manda solo in confusione i propri figli danneggiando loro stessi”. 

La Spagna un esempio per tutti

“In Italia settori giovanili importanti ce ne sono tanti, difficile sceglierne uno. Ci vorrebbe più coraggio nel far giocare i giovani dei nostri vivai, alle volte viene tolto loro spazio per far giocare atleti che arrivano da campionati esteri che non fanno la differenza, non hanno nulla di più dei nostri ragazzi, all’estero si ha meno timore a schierare i talenti dei propri vivai senza guardare la data di nascita, basta guardare nel campionato Spagnolo per rendersi conto di come stanno le cose”.