Piero Barone crede nel progetto giovani Castellanzese

Piero Barone, storico dirigente e responsabile di settori giovanili della zona dell'Alto Milanese che, dopo aver passato 5 anni alla Castellanzese, dall'anno scorso è tornato nuovamente in neroverde

CASTELLANZA – Ceri amori fanno dei giri immensi ma poi ritornano, con questa citazione apriamo così il focus dedicato a Piero Barone, storico dirigente e responsabile di settori giovanili della zona dell’Alto Milanese che, dopo aver passato 5 anni alla Castellanzese, dall’anno scorso è tornato nuovamente in neroverde, in quella che lui stesso definisce ormai come una seconda casa. Le sue parole in merito alla nuova stagione nei neroverdi, con uno sguardo al Settore Giovanile e all’importanza dei giovani:

Il progetto Castellanzese-giovani

“Il Presidente mi ha chiesto di portare più giovani possibili in Prima Squadra, questa è la nostra missione, formare talenti utili e disponibili per giocare con i più “Grandi”. Un esempio è quello di Poli, attuale primo portiere che ho seguito per tanti anni. Sono orgoglioso di lui, ha già fatto parecchie presenze con la Prima Squadra della Castellanzese, lui è solo un esempio, ma abbiamo tanti giovani pronti per fare bene, vogliamo portare ogni anno almeno 2 giovani in Prima Squadra”.

Il coraggio e la mentalità

“Secondo me in Italia mancano un po’ di cose per fare bene con i giovani, siamo troppo indietro come mentalità e pensiero, c’è paura a lanciare subito i ragazzi. I talenti ci sono, ma non hanno possibilità di giocare perché noi guardiamo troppo il risultato, e non il percorso e il miglioramento. La colpa è della mentalità che c’è in Italia, perché secondo me i Settori Giovanili nel nostro paese non lavorano male”.

Settore Giovanile, le aspettative

“In generale sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo con i nostri ragazzi, da quest’anno abbiamo formato i 2009 Allievi Elitè, che però è un progetto sperimentale al momento. Mi aspetto buone cose, ciò che sarà fondamentale è salvare la categoria. Abbiamo fatto bene anche con i 2010, ci sono ragazzi con talenti e allenatori bravi. Anche per quanto riguarda l’unser 14 ho tante aspettative, è una squadra che ho formato da zero cambiando 22 giocatori, sono convinto che ci daranno delle soddisfazioni nonostante sia un gruppo nuovo”.

La felicità di essere ancora qui

“Concludo ringraziando la società e il Presidente Affetti, io non sono di Castellanza ma ormai mi sento un cittadino vero e proprio, questi colori fanno parte di me, sono davvero entusiasta di essere ancora qua e di poter contribuire alla continua crescita di questa meravigliosa società”.

Foto castellanzese.com