Miriam Sylla, Anna Danesi e Caterina Bosetti, figlie predilette del Villa Cortese, ora nell’Olimpo della pallavolo

VILLA CORTESE – Ah, che trionfo, signori miei, che apoteosi! Miriam Sylla, Anna Danesi e Caterina Bosetti, figlie predilette del Villa Cortese, ora si stagliano, altissime, nell’Olimpo della pallavolo, vestendo l’azzurro dell’Italvolley che a Parigi ha scritto una pagina indelebile nella storia dello sport. L’11 agosto, una data che rimarrà scolpita nel cuore di ogni italiano amante del volley: le nostre ragazze hanno steso gli Stati Uniti, tre set a zero, con una padronanza che ha infranto il tabù, quel maledetto tabù che da sempre ci aveva negato l’oro olimpico.

E dunque, Parigi 2024 non è solo la culla del nostro dodicesimo oro, ma anche della quarantesima medaglia di questa spedizione azzurra, uguagliando in numero il bottino di Tokyo, ma con due ori in più, segno che il nostro sport continua a crescere e a sognare in grande.

A dare voce all’emozione che trabocca dai cuori italiani è Giulia Pisani, che conosce il campo come pochi altri, essendo stata sia Direttore Sportivo delle giovanili della Fo.Co.L Volley che commentatrice Rai. “Un torneo lungo,” dice lei, “con partite che mettono alla prova i nervi e il fisico ogni tre giorni, ma la squadra è stata grandiosa. Velasco, lui, ha fatto un lavoro straordinario. Il quarto contro la Serbia? Emozionante. La semifinale? Tesissima. Ma oggi, oggi abbiamo fatto la storia!”

E che storia, signori! Il sogno delle Olimpiadi, quel sogno troppo grande per essere contenuto in un cuore solo, si è avverato con quel trionfale 3-0 contro le statunitensi, le campionesse uscenti, che nulla hanno potuto contro lo splendore dell’Italia del Volley.

Giulia non si ferma qui e lancia un appello accorato a Legnano: “La pallavolo merita visibilità! Amministrazione Comunale, pensate ad un palazzetto, perché questa disciplina, che ora è campione olimpico femminile, ha bisogno di una casa degna del suo prestigio.” Così, l’eco della vittoria non si disperderà, ma risuonerà nelle palestre e nei cuori di tutti coloro che hanno il volley nel sangue.