Da Castellanza agli Us Open: la storia di Mattia Bellucci

Mattia Bellucci continua a marciare spedito nelle qualificazioni degli U.S. Open

CASTELLANZA – Seconda partita, seconda vittoria: Mattia Bellucci continua a marciare spedito nelle qualificazioni degli U.S. Open, mostrando la stoffa e l’acume tattico di chi sa leggere i momenti chiave di un incontro. Sul campo 17, il 23enne di Castellanza ha piegato in due set l’argentino Federico Agustin Gomez, numero 177 al mondo, rientrato nel circuito dopo una pausa. Il match è stato forse più ostico del previsto nella sua prima parte, con Mattia che è sembrato meno incisivo rispetto ai giorni migliori.

Ma quando le spalle hanno cominciato a toccare il muro, l’allievo di coach Fabio Chiappini ha ritrovato il suo miglior tennis, ribaltando una situazione complicata e facendo sua l’intera partita, non solo il tormentato primo set. Va detto però che Gomez ci ha messo del suo, con errori che hanno pesato e una sfilza di doppi falli: il 27enne di Buenos Aires è uno di quelli che rischia anche sulla seconda, talvolta oltre il buon senso, e questo ha facilitato la rimonta di Bellucci. Mattia ha poi fatto il suo dovere, portandosi a un solo successo dall’accesso al tabellone principale di Flushing Meadows.

Gomez, con quei pantaloncini che a Wimbledon gli avrebbero fruttato un arresto immediato, ha però un servizio che è una vera catapulta, costante e pericoloso, lanciato spesso oltre i 200 km/h. Su quel servizio e su un dritto altrettanto potente, l’argentino ha costruito un vantaggio che, nel primo set, sembrava impossibile da colmare. Bellucci, meno estroso del solito, si è trovato sotto 5-2, ma ha capito che non poteva permettersi errori e ha cominciato a inanellare game vincenti.

Prima difendendo il proprio servizio, poi trovando un break anche grazie alla generosità di Gomez, che ha servito un doppio fallo sul set point. La serie di giochi vinti dal varesotto è arrivata a cinque, sufficienti a chiudere il primo parziale 7-5, con Mattia che ha sfoderato colpi di classe, rispondendo alle bordate dell’avversario con servizi lavorati e insidiosi. Il set si è chiuso con un ace di Bellucci, lasciando Gomez senza fiato.

L’argentino si è cambiato la maglietta, ma all’inizio del secondo set ha nuovamente perso il servizio, e la striscia di giochi vinti da Bellucci è salita a sette, portando l’azzurro avanti 2-0. Gomez ha cercato di reagire, armando di nuovo la catapulta al servizio, ma non appena gli scambi si sono allungati, è stato Mattia a fare bottino, poiché l’argentino mancava di precisione, a parte qualche rara prodezza (tre di fila per il 3-2). Ma ormai Bellux aveva preso la corsia di sorpasso e non si è più fermato, accorciando i tempi per la doccia con l’ennesimo break ai danni di Gomez. Nell’ultimo gioco, l’argentino è corso fino ai tabelloni per difendere un diagonale chirurgico tirato da Bellucci, che ha saputo annullare una palla break inattesa e chiudere il match con un secco 6-2.