
Al Moccagatta il Città di Alessandria?
ALESSANDRIA – Il futuro dell’Alessandria calcio appare ormai segnato. Dopo 21 anni dall’ultimo fallimento, la squadra grigia sembra destinata ad un ennesimo precipizio. La prospettiva è quella di ripartire probabilmente dalla Terza Categoria, sempre che si trovi una nuova proprietà in grado di risollevare ciò che è stato distrutto da una gestione economica scellerata, che ha portato anche a penalizzazioni da scontare nel primo campionato utile.
Il presidente Andrea Molinaro è stato sanzionato con quattro mesi di inibizione, e alla squadra sono stati inflitti ulteriori due punti di penalizzazione. Questi, sommati a quelli precedenti per mancato rispetto delle scadenze, portano il totale a 10 punti.
La ragione per cui la Serie D è al momento inaccessibile per i piemontesi è semplice: i termini per presentare la domanda di iscrizione sono scaduti.
Si punta al prossimo campionato di Eccellenza con una nuova società: “Città di Alessandria”. La dirigenza torinese ha già avviato contatti con l’amministrazione comunale per giocare allo stadio Moccagatta. Marco Ferrante, dirigente dell’ex Luese Cristo Alessandria, ha illustrato su Radio Gold le ambizioni della società presieduta dall’imprenditore Marco Palmiere, che quest’estate ha cambiato nome per radicarsi maggiormente sul territorio, dopo aver acquisito il titolo della squadra del rione alessandrino un anno fa. Tuttavia, questa notizia non ha entusiasmato i tifosi dell’Orso.
Ferrante, noto ex attaccante del Torino di mister Camolese, ha voluto presentare alla piazza mandrogna la bontà del progetto, nonostante le difficoltà dell’Alessandria Calcio. “Guardiamo a casa nostra e non vogliamo certo approfittare delle disgrazie altrui. Anzi, speravo in un colpo di coda della dirigenza dei grigi che, però, non c’è stato. Non vogliamo inimicarci la piazza: per noi parlerà il campo. Sono molto legato ad Alessandria: conosco alcuni tifosi e, da giocatore del Torino, ho disputato in città alcune amichevoli. Il Moccagatta? So cosa vuol dire giocarci. La tifoseria dei grigi vale la Serie B. Posso dire che tra me e loro c’è empatia. Non ci nascondiamo: confidiamo di poter giocare al Moccagatta”.
L’ex responsabile dell’area tecnica del Chieri ha anticipato alcuni dettagli sulla nuova squadra: “L’allenatore non sarà Davide Lanzafame, come si leggeva qualche settimana fa. Abbiamo tre o quattro nomi in lizza: decideremo a breve. La spina dorsale della squadra è praticamente fatta: si tratta di giocatori che hanno vinto la D e l’Eccellenza, soprattutto al sud. Preferisco calciatori di personalità. Ci saranno anche elementi stranieri, anch’essi con la fame di vincere”.
Infine, Ferrante ha parlato del presidente Marco Palmiere: “La proprietà è solida. Ragioniamo insieme: se si perde, il presidente mette sempre la faccia per primo; se si vince, è merito di tutti. Parlo di una persona che ama il calcio e vuole sempre vincere: un uomo di poche parole e tanti fatti, con entusiasmo e voglia di fare le cose in grande”.
Ad oggi, è difficile pensare che le parole di Ferrante possano conquistare i tifosi grigi, ancora delusi dalla mancata iscrizione in Serie D. Un eventuale impegno di soggetti del territorio per far nascere un nuovo sodalizio, sulla falsariga della “Nuova Alessandria” di 21 anni fa, potrebbe però incontrare più consensi.