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Varese, il nuovo stadio può attendere!

13 giugno 2024 | 09:31
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Varese, il nuovo stadio può attendere!

Intanto le condizioni dello stadio cittadino restano critiche, con tre settori su quattro (curva nord, distinti e curva sud) chiusi per inagibilità

VARESE – Si allungano i tempi per il progetto di ristrutturazione del “Franco Ossola” che continuano a dilatarsi. Da novembre 2023, quando il Città di Varese e Aurora Immobiliare hanno presentato il progetto al comune, seguito dall’avviso di manifestazione di interesse da parte di Palazzo Estense, si andrà – salvo ulteriori proroghe – almeno ad agosto.

Nei mesi scorsi, il comune ha pubblicato due rettifiche all’avviso, apportando variazioni significative sui tempi e su alcuni aspetti pratici. Nella prima rettifica, datata 22 aprile 2024, una postilla importante all’articolo 1 modifica “l’oggetto della proposta”. Oltre alla riqualificazione dell’impianto, che dovrà garantire un complesso sportivo multidisciplinare con uno stadio conforme ai requisiti del “Sistema Licenze nazionali 2022/2023 e norme programmatiche – Criteri Infrastrutturali – Lega Nazionale Professionisti almeno Serie B”, è stato aggiunto che l’impianto dovrà includere anche un velodromo permanente.

Questa aggiunta non è da poco, poiché il progetto originale del Città di Varese non prevedeva un velodromo, e il “Sistema Licenze nazionali 2022/2023 e norme programmatiche – Criteri Infrastrutturali – Lega Nazionale Professionisti almeno Serie B” esclude categoricamente la presenza di un velodromo negli impianti omologabili per il calcio professionistico.

Il comunicato 172/L della Lega Pro del 22 dicembre 2023, “Sistema Licenze Nazionali 2024-2025”, afferma che “attorno al rettangolo di gioco non devono essere presenti piste per gare ciclistiche. Gli stadi di nuova costruzione devono essere altresì privi di piste di atletica”. Solo per la Serie C è prevista un’eccezione, previa autorizzazione della Lega Italiana Calcio Professionistico.

La prima rettifica modifica anche i punti 11 e 12, “Recapito della proposta” e “Valutazione della proposta”. Il termine di presentazione è stato spostato dal 29 giugno al 29 luglio 2024, mentre la seduta pubblica per l’apertura dei plichi è stata posticipata al 1 agosto (la data indicata nella rettifica è 1 luglio, probabilmente un errore).

La seconda rettifica del 22 maggio varia l’articolo 2 dell’avviso, ampliando l’ambito di intervento per includere anche il palazzetto “Lino Oldrini”. La proposta progettuale dovrà operare interventi sull’area come individuato nelle planimetrie allegate. L’intervento potrà riguardare anche il palazzo dello Sport e sue pertinenze, con la possibilità di includere ulteriori immobili di proprietà privata o in possesso legale, destinati a finalità sportive o di servizio.

Questa apertura non cambia il progetto presentato dal Città di Varese, ma consente a chiunque di presentare un progetto doppio riguardante i due impianti sportivi della città, separati da poche centinaia di metri.

L’ennesimo rinvio – la prima data era il 27 marzo – slitta la risposta di quattro mesi. Se ci sono altri progetti, il tempo per presentarli è stato sufficiente e una risposta, positiva o negativa, è giusto darla. Continuare a rinviare rischia di far perdere tempo a chi ha già presentato un progetto.

Nel frattempo, le condizioni dello stadio cittadino restano critiche, con tre settori su quattro (curva nord, distinti e curva sud) chiusi per inagibilità, il bar senza gestore e i bagni dei settori distinti con un buco sul tetto. Vedere il “Franco Ossola” in questo stato non giova alla città.