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Enea Benedetto: se il Legnano fallirà non sarà colpa mia

14 giugno 2024 | 08:00
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Enea Benedetto: se il Legnano fallirà non sarà colpa mia
Il Presidente del Legnano Enea Benedetto

Il Presidente del Legnano parla apertamente dei debiti ereditati dalla gestione Montanari

LEGNANO – Più passano i giorni e più emerge che quanto pubblicato nelle ultime settimane da SportLegnano sulla precaria situazione finanziaria dell’A.C. Legnano si basava su fonti più che affidabili, a dispetto delle minacce di querela lanciate dal vecchio patron lilla EmilianoMontanari.

Una conferma, infatti, che il Legnano sia pieno di debiti e che una parte risalgano alla vecchia gestione arriva nientemeno che dall’attuale Presidente lilla EneaBenedetto, che dai microfoni di Be.Pi TV ha tracciato un quadro decisamente sconfortante ma molto chiaro: “Abbiamo una situazione problematica che non abbiamo ancora risolto. Se si arriverà al fallimento, non sarà colpa mia, perchè non ho fatto un euro di questi debiti, anzi li sto ripianando. La responsabilità è della precedente proprietà e stiamo cercando insieme di trovare una soluzione.”

Inoltre emerge anche un altro fattore non di poco conto: se si dovesse giungere ad un accordo per la cessione del club, secondo quanto dichiarato dall’attuale massimo dirigente lilla, il precedente Patron potrebbe far valere dei diritti sulla cessione. In pratica, stando alle parole di Benedetto, la parola finale su un eventuale nuovo passaggio di proprietà potrebbe toccare a Montanari, in virtù di accordi non meglio precisati che sarebbero stati presi tra i due al momento del passaggio di mano del club nello scorso 14 marzo.

Comunque stiamo tentando un salvataggio estremo – ha aggiunto Benedetto, che ha poi ricordato come i debiti non siano solo legati ai compensi di giocatori e tecnici, ma coinvolgerebbero altri fornitori: “Attualmente, il debito ammonta a più di 300.000 euro, includendo anche gli stipendi. Ci sono anche stipendi non pagati ai calciatori e agli allenatori che avevano rescisso i contratti durante la stagione in corso. Stanno anche arrivando richieste di pagamento per affitti non onorati del 2022 e 2023. Mi è stato detto in precedenza che il debito era di 40.000 euro per quattro mensilità, quindi pensavo fosse di circa 140-150.000 euro.”
Invece la cifra è ben più alta perchè, come ha dichiarato l’attuale patron lilla, “ci sono altri debiti che erano stati in qualche modo taciuti” al momento del passaggio di consegne.

Con il Presidente Montanari c’era un accordo che, in caso di difficoltà, avremmo cercato soluzioni insieme. Difficoltà che si sono presentate già il 15 aprile. Stiamo cercando di incassare alcuni crediti gestiti da lui e che sono relativi ad alcune cause in corso che sono state vinte e per le quali abbiamo ottenuto i decreti ingiuntivi, ma al momento non riusciamo a convertirli in liquidità, che aiuterebbe a pagare almeno i ragazzi”, ha concluso il presidente lilla.