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L’arbitro legnanese Avalos dal ministro Abodi

22 febbraio 2024 | 10:56
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In onda un nuovo approfondimento sul caso degli arbitri di serie A

LEGNANO –  Le Iene, dopo i precedenti servizi sul mondo arbitrale, hanno mandato in onda un nuovo approfondimento sul caso degli arbitri. Con una sostanziale differenza: se in passato i direttori di gara coinvolti avevano tenuto nascosto il proprio volto, in questa occasione ci sono nomi e cognomi dei fischietti coinvolti ai quali è stato chiesto di raccontare pubblicamente la propria esperienza. Suscitando la reazione dell’Aia e del ministro Abodi che ha voluto vedere anche l’arbitro legnanese Robert Avalos.

L’arbitro legnanese Robert Avalos alle Iene denuncia gli errori di valutazione che gli hanno stroncato la carriera

Interpellato da Filippo Roma, il 63enne romano ha invitato l’Aia a lasciar parlare i propri tesserati in nome della credibilità dell’organizzazione stessa, naturalmente se tutto suffragato dalla presenza di prove per denunciare. Dopodiché lo stesso Abodi ha invitato il primo arbitro, quello che ha parlato a volto coperto, a palesarsi in maniera tale da fare chiarezza una volta per tutte sul presunto scandalo che ha coinvolto nuovamente il calcio italiano e i suoi fischietti.

Questo il dialogo

Filippo Roma: Perché Pacifici nega l’autorizzazione a parlare a chi usa i canali ufficiali e porta le prove?

Andrea AbodiNon lo so, chiederò.

Filippo Roma: Non è un comportamento incoerente?

Andrea AbodiIn linea di principio sì. In questi momenti bisogna anche lasciar parlare, purché ci siano delle prove. Io credo che ne vada anche della credibilità dell’Associazione stessa, la cosa migliore da parte mia è parlare con il presidente dell’Aia e avere una risposta che sia convincente.

Filippo Roma: Baroni, Minelli, no? Perdono ogni grado di giustizia sportiva. Nel momento in cui si rivolgono invece alla Procura di Roma, da che erano stati dismessi vengono magicamente reintegrati. Ma come è spiegabile una cosa del genere?

Andrea AbodiNon lo so. Beh, insomma, oggettivamente gli atteggiamenti ondivaghi…o uno va fino in fondo, oppure, per carità, magari c’è stata una distrazione. Però reputazione e credibilità sono i due fattori decisivi. Io lavoro soltanto per questo.

Filippo Roma: Lei cosa può fare di concreto per abbattere questo muro di gomma e far prevalere nel mondo arbitrale la meritocrazia una volta per tutte?

Andrea AbodiIo vorrei, intanto, che il prossimo passo lo facesse la persona che non si è mostrata, per prendersi una responsabilità e denunciare.

Filippo Roma: Però ha visto che succede se poi quell’arbitro ci mette la faccia.

Andrea AbodiSono qua apposta. Quindi l’invito è a mostrarsi.