Il closing con la società del patron dei lilla c’è stato?
LEGNANO – Dalle parti del Titano si stanno accorgendo molto bene di quello che comporta cedere una società senza avere la benchè minima idea sul futuro e sui progetti che questo comporta.
Seconda sconfitta consecutiva e situazione border line in campo e fuori. Secondo RTV San Marino: “Nessuno a circa tre settimane da un closing che non si sa ancora se c’è stato o meno, si è presentato per parlare di progetti immediati e futuri. Giocatori e allenatore giustamente aprono l’ombrello e dichiarano: “noi pensiamo al campo, noi pensiamo a giocare”, ma è normale che il tam tam societario non ha contribuito alla serenità del gruppo“.
A Legnano sanno perfettamente cosa significa non avere alle spalle alcuna società di supporto. Un presidente che in questo campionato non si è mai palesato, se non per il pranzo di Natale organizzato in gran segreto.
44 giocatori arrivati finora tanto che ogni domenica per i pochi che seguono coraggiosamente questa squadra è anche difficile capire chi entra in campo.
A Siena Montanari è l’artefice della caduta in Eccellenza e soprattutto della questione stadio: completamente abbandonato e distrutto della erbacce.
A Legnano la questione stadio è ancora “calda”. Fra poco l’Ac Legnano sarà costretto a migrare altrove su pressione del comune di Legnano che, sentito Montanari, ha deciso di far migrare tutta la macchina del Palio a partire dall’ultima settimana di marzo fino al settembre prossimo, se va bene…
E visto l’andazzo, non ci facciamo mancare nulla, pure l’avvicinamento di un tale di Alessandria che in città non gode dei favori dei tifosi dei grigi, anzi! Una cessione sulla carta impossibile, considerando che Montanari NON VENDE e che nel caso la richiesta si aggira sui 500mila euro.
Una cifra fuori dalla portata di qualsiasi imprenditore, considerando l’andazzo della stagione ed il valore effettivo di una società assolutamente inconsistente.