
A Legnano qualcuno spiana la strada all’imprenditore romano
LEGNANO – Il conto alla rovescia verso la scadenza della convenzione dello stadio Mari è iniziato: il 30 giugno prossimo scade la convenzione con l’Ac Legnano e pertanto è molto probabile che il Legnano, qualora si decida di continuare a giocare a calcio, non avrà lo stadio che a questo punto diventa appetibile per altre società o per la Fondazione Palio.
Montanari resta a Roma. Legnano è un puntino sulla sua cartina che l’imprenditore romano conosce a malapena essendoci stato tre volte da quando ha acquistato la società lilla.
Ma chi si muove per lui? Sicuramente il diesse Pogliani che ha sempre difeso Montanari anche durante la conferenza stampa di presentazione dei festeggiamenti dei 110 anni del Legnano calcio spiegando che gli stipendi erano apposto, nonostante tre mesi di mancati pagamenti. Lo stesso Pogliani che adesso tenta di trovare giocatori disposti a venire in serie D per mettersi in mostra.
Poi altri collaboratori che in queste ore cercano nuove strade percorribili per poter avere nuovi stadi a disposizione lontano da Legnano.
Senza queste persone Montanari non avrebbe potuto continuare la sua avventura a Legnano, che invece, al momento, prosegue. Non sappiamo quali giocatori possano sposare un progetto basato sul nulla: avendo contro la tifoseria e senza sapere se verranno o meno pagati visto quando accaduto nel recente passato. Ma il mondo del calcio offre spunti fantastici, compreso persone che porterebbero sponsor solo per giocare.
Nonostante questo Montanari, grazie a questi pochi collaboratori, sta facendo galleggiare una barca che sta facendo acqua ovunque. Probabilmente, come succederà a Siena, andrà avanti a ricorsi perdendo tempo ed impedendo qualsiasi altra soluzione, compresa quella di vendere la società.
D’altra parte, come ci faceva notare qualche imprenditore di zona, il calcio è in mano ai privati ed i privati col proprio giocattolo fanno ciò che vogliono.