
Con la convenzione del ”Mari” in scadenza, i lilla devono trovare un’alternativa
CASTELLANZA (VA) – “Nè io che il mio Direttore Sportivo Salvatore Asmini abbiamo ricevuto richieste da parte dell’A.C. Legnano per l’utilizzo dello Stadio Giovanni Provasi“. Il Presidente della Castellanzese AlbertoAffetti, in un’intervista rilasciata oggi, lunedì 26 giugno, al nostro giornale, smentisce le voci circolate nei giorni di una proposta del campo della squadra neroverde per la disputa delle gare interne dei lilla.
Affetti sottolinea inoltre che in ogni caso una simile richiesta non verrebbe accettata: “Nonostante sia profondamente e sinceramente dispiaciuto per la situazione che coinvolge il Legnano, la politica del nostro club è quella di non condividere la nostra struttura con altre società. E’ vero che in passato ho accettato con piacere di mettere a disposizione il “Provasi” quando l’allora Presidente Munafò me lo ha chiesto data la temporanea indisponibilità del “Mari” per via del Palio, ma si è trattato di una situazione eccezionale ed assultamente momentanea.”

“La Castellanzese spende decine di migliaia di euro all’anno per la manutenzione del manto erboso, che viene trattato ogni settimana con grande attenzione. Giocare una gara ogni domenica sul nostro campo ci costringerebbe ad un lavoro supplementare che non possiamo permetterci. Voglio precisare che già in passato ho ricevuto analoghe richieste anche da altre società, ma non le abbiamo mai accettate, quindi non si tratta di un no preconcetto nei confronti di una società come quella lilla per la quale ho per altro una profonda simpatia che nasce addirittura da prima che decidessi di accostarmi alla squadra di Castellanza”, ha concluso il massimo dirigente neroverde.
Ricordiamo che il 30 giugno scade la convenzione tra l’A.C. Legnano ed il Comune di Legnano per l’utilizzo dello stadio legnanese e che entro il prossimo 14 luglio la società lilla dovrà fornire alla Lega Nazionale Dilettanti la necessaria documentazione che comprovi la disponibilità di una idonea struttura omologata per la disputa delle gare interne. Il tempo stringe e la squadra del Presidente Montanari rischia di non avere un campo dove giocare e quindi di venire esclusa dalla Serie D.