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Moreno Ferrario: “Bravo Napoli, ma il calcio di oggi non mi interessa!”

5 maggio 2023 | 14:52
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Moreno Ferrario: “Bravo Napoli, ma il calcio di oggi non mi interessa!”

L’ex difensore partenopeo, oggi allenatore delle giovanili lilla, parla del terzo scudetto

LEGNANO – “Lo scudetto del Napoli? Felice per i napoletani ma il calcio di oggi non lo seguo più!“. Classe 1959, nato a Lainate ed oggi allenatore nelle giovanili del Legnano, Moreno Ferrario è stato per undici stagioni in maglia parteonopea e fu uno degli straordinari protagonisti della vittoria del primo scudetto degli azzurri del 1987, contribuendo con 29 presenze e una rete, decisiva nello scontro diretto con la Juventus vinto a Torino 3-1, alla conquista del tricolore.

moreno ferrario

Come valuta la vittoria di oggi e quella del primo scudetto?
Non facciamo paragoni. Si tratta di un altro calcio. Unica cosa paragonabile è la bravura dei due allenatori. Allora era Osvaldo Bianchi che conosceva molto bene l’ambiente, oggi è stato Spalletti che ha tenuto molto bene i piedi per terra. Bravi entrambi a non patire l’ambiente“.

Parla sempre di un altro calcio. Quello di oggi non le interessa più?
Non lo seguo molto. Ho perso entusiasmo. Per anni in Italia abbiamo avuto il miglior calcio perchè siamo sempre stati molto attenti ai ruoli. Alla parte difensiva soprattutto, ai portieri. Si è perso anche questo fattore e lo noto anche nei piccolini, allenando le giovanili e vedendo cosa insegnano a calcio oggi. Non è più il mio di calcio…

A Napoli il primo scudetto fu una rivalsa per tutta la città nonostante questo oggi come allora i presidenti furono contestati. Prima Ferlaino, oggi De Laurentis. Perchè secondo lei?
Napoli è una città particolare. All’epoca c’erano screzi anche in curva fra la A e la B. Sappiamo bene che ogni realtà vive le cose a suo modo. Le società avevano fatto bene allora come oggi con scelte opportune per giocatori, allenatori e direttori sportivi che ben conoscono l’ambiente che è un fattore determinante. Nulla è stato fatto a caso, allora come oggi. Quindi diventa difficile capire il perchè ma le contestazioni ci sono a volte a prescindere anche in altre città e in altri ambienti“.

Scudetto 2022/23 Napoli

Cosa si ricorda del primo scudetto?
Il popolo che festeggia è stata, come oggi, l’immagine più bella della città. Avevamo accarezzato il sogno nella stagione 1980-81 quando siamo stati ad un passo dallo scudetto poi per un mio autogol avevamo perso contro il Perugia in maniera incredibile. Quindi quando è arrivato lo scudetto ho festeggiato il doppio. Dovevo anche io qualcosa a questa città dove sono stato undici anni“.

Lei ha giocato con Maradona. Oggi ci sono ben altri nomi in campo: merito dei procuratori?
Merito di chi scopre i talenti e della bravura anche di certi procuratori. Oggi in Italia per chi viene dall’estero è più facile giocare. Ripeto: si tratta di un altro calcio“.

Da allenatore delle giovanili a Legnano come vede il calcio dei piccoli?
Rovinato dai genitori e da qualche allenatore. Pensano di avere i fenomeni in campo ed i papà fanno troppe pressioni poi il bambino si perde. Gli allenatori vogliono vincere sempre. Così non si guarda alla crescita che è fondamentale“.

Tornando al Legnano come vede il futuro prossimo della prima squadra?

Le voci che girano sono pessime. Speriamo in bene. Purtroppo manca gente che ci mette il cuore oltre che il portafoglio“.