Siena: sale la tensione con la proprietà che è la stessa del Legnano calcio

A giugno scade anche la convenzione fra l’Ac Legnano ed il comune per lo stadio Mari
SIENA – Il deferimento al Tfn da parte del procuratore federale si riferisce al periodo in cui i pagamenti erano stati sospesi a causa della pandemia. Questo significa solo una cosa: la Robur non ha aderito al decreto Salvacalcio e si avvicina a grandi passi quello che è lo spettro di una nuova mancata iscrizione poichè per giocare il prossimo anno in Lega Pro la società dovrà aver saldato ogni pendenza.
Oltre a questo emerge prepotente la questione stadio: sulla firma da parte del Siena Calcio sul cronoprogramma redatto dal Comune sui lavori da effettuare al Franchi ancora non c’è traccia e c’è tempo solo fino a stasera, ma tutto lascia pensare che la sottoscrizione non arriverà
“Immagino che non firmerà – ha detto Benini – e per certi versi auspico che non firmi perché la sottoscrizione ci deve essere solo se è in condizione di fare questi lavori. Se non è in condizione deve capire che conviene non firmare, almeno il Comune può prendere in mano la situazione”.
Se il cronoprogramma non sarà firmato inizierà a procedere per revocare la concessione d’uso dello stadio Artemio Franchi.
“Se non firma inizierà l’iter che porterà alla revoca della concessione – ha spiegato Benini -. Non conta che lui abbia fatto altri eventuali lavori su cui ho voci discordanti che mi dicono che sono stati inefficaci. Montanari è un uomo d’affari, ha comprato una squadra di calcio, ma siamo all’interno di una comunità e questo richiede un passo avanti rispetto al mero interesse personale o alle ripicche. Se non è in condizione ci liberi poi dopo discuteremo tra noi”.
E la questione stadio interessa anche i lilla: a giugno scade la convenzione col comune di Legnano per il Giovanni Mari e la proprietà dei lilla in comune non si è mai vista in questi mesi, come se fosse una entità astratta rispetto alla città. A maggiore ragione considerando che lo stesso Montanari aveva più volte ventilato l’ipotesi di un settore giovanile legato alla società. Settore giovanile uguale spazi e campi, mai peraltro richiesti.
Che fine faranno Siena e Legnano?