
Partita difficile contro l’Asti
CASTANO PRIMO – “L’interdipendenza è la filosofia di vita della squadra, del team, dell’organizzazione. Essere interdipendenti significa riconoscere che fa piacere essere apprezzati e gratificati, anche se non si cade in depressione se questo manca; significa essere consapevoli del valore delle proprie idee, ma anche di quelle degli altri, che possono dare origine a situazioni uniche di vantaggio, gratificanti, vuol dire sentirsi liberi di condividere se stessi con gli altri senza sentirsi minacciati, aprendo il cuore e le potenzialità alle persone che sono state scelte come compagni di strada. Come compagni di squadra.” Questa la frase messa dalla società sui social dopo il periodo complicato della Castanese.
Dopo l’ultima sconfitta a Chisola, la società aveva scritto: “Non accenna a finire il momento negativo che stiamo vivendo. E inizia ad essere difficile trovare le parole giuste da scrivere per evitare di essere banali e scontati. Purtroppo i dati parlano chiaro e sono imprescindibili. E nessuno può sentirsi esente da “colpa”. Poi ci stanno le dinamiche sconosciute che ruotano attorno all’andamento di una squadra di calcio, sicuramente impossibili da spiegare. Talvolta anche da comprendere. Quel che è certo è che qua nessuno ha mollato e si sta cercando in ogni modo e con ogni mezzo di trovare la chiave di lettura per uscire dal buio. Che sia essa calcistica e/o mentale. Perché quando tutto non gira sul banco degli imputanti non può salire un unico fattore. Abbiamo usato tante volte la terminologia “fare quadrato”, forse anche senza analizzarne davvero il senso; oggi più che mai serve farla propria, ognuno di noi muovendo dal proprio io, ed è quella l’unica strada percorribile per rialzarci insieme e continuare ad inseguire un obiettivo che sembriamo aver dimenticato.





