Giovanni Munafò: “Tutto ha un inizio e tutto ha una fine”

LEGNANO – “Una cosa bella e simpatica è che con questo passaggio si legano due città che hanno in comune, oltre che quella per il calcio, anche una grande passione per il Palio.”

Commenta così GiovanniMunafò la sua scelta di cedere l’A.C. Legnano ad un imprenditore non del territorio come Emiliano Montanari, parton del Siena: “Purtroppo da Legnano non si è presentato nessuno e non si è fatto vivo nessuno, nè per darmi una mano nella gestione del club, nè per rilevarlo. L’unica cordata di legnanesi si è poi tirata indietro. E’ giusto che poi ci sia una valutazione più ampia e che quindi la scelta sia finita su un imprenditore che oggi gestisce un club che milita nei primi posti in Serie C, con grandi ambizioni e progetti per il futuro. Montanari è un uomo di calcio ed il suo Siena, giova ricordarlo, è la seconda squadra del suo girone come monte ingaggi.”

Munafò ha confermato che il primo contatto con quello che poi sarebbe diventato il suo successore è avvenuto circa un mese fà, dopo che il patron lilla aveva espresso la sua volontà di cedere il controllo del club.

Cedere la squadra significa togliersi un peso? “No, assolutamente no. Io ho sempre detto che tutto ha un inizio e tutto ha una fine. E’ arrivato il momento di cedere ed abbiamo ceduto“.

Munafò ha poi sottolineato come nella scelta di cedere il Legnano non abbiano influito le critiche ed i rapporti che nelle ultime settimane sono arrivati ad essere abbastanza tesi tra società e tifoserie: “No, la volontà era comunque quella di cedere. Io devo ringraziare tutti, in questi anni ci sono stati momenti belli, di giocia, di gratitudine e momenti invece di poca serenità. Avevo già più volte dichiarato che se fosse arrivato qualcuno intenzionato a prendere in mano la società io avrei fatto un passo indietro. Ora si è presentata l’occasione ed è giusto che sia andata così.”

L’ormai ex Presidente lilla non vede un futuro nella compagine societaria: “Ho ceduto l’intero pacchetto societario e pertanto uscirò dalla società. A parte il normale affiancamento per il periodo di avvicendamento, non farò più parte del futuro Direttivo, che in ogni caso decade con la cessione. Io presenterò tutta la mia squadra di consiglieri al nuovo Presidente, poi chi vorrà restare sarà libero di farlo, ma non io.”

“Tornerò certamente allo stadio per assistere alle partite, ma eslusivamente da tifoso“, ha concluso Munafò, che ha poi annunciato che sarà presente il prossimo mercoledì 21 novembre alla conferenza stampa di presentazione della nuova società.