Corsi di lingua inglese, i sei livelli di competenza

LEGNANO – Da decine di anni, i programmi scolastici prevedono l’insegnamento di almeno una lingua straniera (per esempio inglese o francese, ma in vari casi anche il tedesco); delle seconde lingue previste, la parte del leone l’ha sempre fatta l’inglese, la lingua che unanimemente è riconosciuta come quella più internazionale; del resto è l’idioma più parlato al mondo (se non si considerano soltanto i madrelingua, altrimenti il primato va al cinese e l’inglese è “solo” al terzo posto). Detto ciò, nonostante moltissime persone abbiano studiato almeno tre anni l’inglese, le classifiche sul livello di competenza di tale lingua nei vari Paesi del mondo ci vedono da sempre latitare nelle zone più basse.
Purtroppo, la scuola, per ragioni che inutile dibattere in questa sede, non è ancora in grado di garantire che uno studente, alla fine del proprio percorso scolastico, possa vantare una conoscenza dell’inglese di buon livello; ciò può essere decisamente svantaggioso in molti ambiti, in particolar modo in quelli professionali; si pensi ai commerciali che devono intrattenere rapporti con aziende estere, agli artisti e agli sportivi che si trovano a competere in contesti internazionali ecc. Non conoscere adeguatamente l’inglese può essere veramente frustrante e penalizzante.
E’ per questo che molti scelgono di migliorare la propria conoscenza dell’inglese frequentando un corso online.
C’è però da dire che non si può scegliere un corso di inglese senza essere consapevoli del proprio livello linguistico; è per questo che esistono test che misurano, con buona approssimazione, il livello di competenza della lingua straniera. Una volta conosciuto il proprio livello di competenza si potrà scegliere il corso più adatto a noi, per esempio un corso di inglese B1 online.
Ma cosa significa “B1”? E cosa significano le altre sigle spesso associate ai corsi di inglese? Facciamo un po’ di chiarezza.
Conoscenza della lingua inglese: i 6 livelli di competenza
Anni fa, su indicazione del Consiglio d’Europa, un sistema descrittivo che fornisce uno standard per misurare le abilità di chi sta studiando una lingua straniera, tale sistema è noto come CEFR, ovvero Common European Framework of Reference for Languages, in italiano Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue (QCER).
Il QCER fa una distinzione fra tre fasce di competenza:
• A – Base
• B – Autonomia
• C – Padronanza
Queste tre fasce vengono a loro volta suddivise in due livelli ciascuna; si arriva quindi così a 6 livelli:
• A1 – livello di contatto
• A2 – livello di sopravvivenza
• B1 – livello soglia
• B2 – livello progresso
• C1 – livello dell’efficacia
• C2 – livello di padronanza
Facciamo un esempio molto pratico; una volta frequentato e, ovviamente, terminato regolarmente un corso di inglese di livello B1, saremo in grado di comprendere i punti chiave di argomenti riguardanti il tempo libero, il lavoro, l’attività scolastica e altro ancora. Potremo anche muoverci senza particolari intoppi nel caso di un viaggio in un Paese in cui l’inglese è la lingua principale; potremo anche affrontare con disinvoltura la produzione di testi non troppo complessi che riguardano argomenti relativi a questioni familiari od hobbistiche. Si può quindi affermare che un livello B1 permette una certa autonomia comunicativa.