AUTO e MOTO d’EPOCA. Domani a Padova centinaia di espositori dall’altomilanese
I 75 anni di MV AGUSTA
PADOVA – Si apre il sipario su Auto e Moto d’Epoca, da anni uno degli appuntamenti internazionali di riferimento per gli appassionati di motori e della più vasta cultura legata all’automotive. Dal 20 al 23 ottobre alla Fiera di Padova, oltre 5.000 auto storiche, mostre, ricambi originali, accessori, abbigliamento e chicche per il collezionismo. “Solo ad Auto e Moto d’Epoca si possono trovare riunite assieme migliaia di auto e moto di altissima qualità, mostre ogni anno originali, la passione contagiosa dei club e la cura certosina nella ricerca del dettaglio di artigiani e specialisti nei ricambi – ha commentato l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini. L’emozione di condividere tutte le sfaccettature del Classic con appassionati provenienti da 46 Paesi nel mondo ha reso il salone unico nel panorama delle fiere nazionali e internazionali”.
Mostra Ferrari Classiche
Un’eccezionale mostra organizzata dal salone in collaborazione con il Museo Enzo Ferrari di Modena occupa il viale centrale della fiera. La “Mostra Ferrari Classiche. I gioielli del Museo Enzo Ferrari di Modena ad Auto e Moto d'Epoca 2022” – per la prima volta alla fiera di Padova – espone l’artigianalità, la dedizione, la tradizione e l’innovazione Ferrari. È la celebrazione di un mito senza tempo che si rinnova e vive grazie, anche, al prezioso lavoro di certificazione, manutenzione e restauro portato avanti dal Dipartimento Ferrari Classiche. È proprio la Ferrari 125 S, la prima vettura con il marchio del Cavallino, ad inaugurare la rassegna.
75 anni di MV AGUSTA
Al Padiglione 8 è esposta una bella selezione dalla collezione di Paolo Rafido, alcune tra le prime MV AGUSTA sportive di piccola cilindrata. La MV AGUSTA, azienda di produzione bellica e minuteria meccanica, nel secondo dopoguerra iniziò la produzione di motociclette partecipando alla motorizzazione del paese. La prima moto si chiamava – curiosamente – “Vespa”. Una moto leggera da 98 centimetri cubici. La Piaggio aveva, però, già registrato il marchio. Rimase, perciò, solo MV 98 (pronunciata Emme Vi). Da lì è iniziata la produzione che si orientò presto verso le competizioni.