Legnano, nasi elettronici per monitorare gli odori dell’impianto Forsu di Via Novara

Amga e Comune di Legnano al lavoro per cercare di risolvere le problematiche segnalate dai cittadini
LEGNANO – Una batteria di “nasi elettonici” annuserà l’aria intorno al nuovo impianto di trattamento Forsu di Via Novara, che da quando è stato attivato ha innescato le proteste degli abitanti che più volte hanno segnalato la presenza di cattivi odori provenienti dalla struttura.
Un’attività che si è deciso di anticipare rispetto al previsto, dopo che lo scorso 6 settembre i rappresentanti di Amga, del Comune di Legnano e del gestore dell’impianto hanno avuto un incontro per capire quali iniziative portare avanti per la risoluzione del problema.
Un altro fonte aperto è quello dei rumori provenienti dallo stesso impianto: qui i monitoraggi sono già stati avviati e i risultati saranno disponibili a fine settembre ed è probabile che alla fine si debba pensare alla realizzazione di barriere insonorizzanti.
“Abbiamo sin qui trovato – ha dichiarato il Presidente di Amga S.p.A. AlessandroGregotti – una seria volontà di collaborazione da parte del gestore Asja, che non ha negato le criticità emerse in questa fase transitoria di messa a regime dell’impianto, per porre seriamente fine alle problematiche in questione da quando esso andrà a regime, anche a fronte delle molteplici, importanti funzioni che l’impianto legnanese di via Novara esercita ed eserciterà: la riduzione e la valorizzazione del rifiuto che, da scarto, si trasforma in risorsa, la realizzazione del cosiddetto “ciclo integrato”, la realizzazione del principio di prossimità nella gestione dei rifiuti, previsto alla norma, la realizzazione di una minore dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas dall’estero: problema questo, di scottante attualità” .
“A fronte delle segnalazioni arrivate dai cittadini – si legge in un comunicato congiunto emesso da Amga e Comune di Legnano – negli ultimi due mesi, il Comune e AMGA hanno avviato sopralluoghi per verificare l’andamento e le problematiche emerse in questa fase iniziale, di avviamento e messa a regime dell’impianto, nel corso della quale sono “fisiologicamente” possibili problematiche di natura transitoria. Queste verifiche hanno permesso non solo di chiarire le cause, ma anche di identificare le modifiche necessarie e le migliorie strutturali da apportare all’impianto.”
“Il gestore, a seguito di queste, è già intervenuto immettendo nell’impianto di depurazione (dal quale provengono le emissioni responsabili del cattivo odore percepito dai cittadini), importanti quantità di enzimi, atti a mitigare le esalazioni. Inoltre, persistendo il problema, anche per il forte caldo estivo, Asja ha provveduto a realizzare una “barriera osmogenica” attraverso il posizionamento –lungo tutto il perimetro dell’impianto di depurazione- di irroratori che diffondono all’interno delle vasche una soluzione di acqua nebulizzata e sostanze anti-odoranti.
Il Comune e AMGA hanno, comunque, sollecitato Asja a individuare una soluzione definitiva al problema degli odori: è stata, a questo scopo, proposta la modifica permanente dell’attuale struttura dell’impianto di depurazione attraverso una copertura delle vasche di depurazione. A tal fine il gestore si è impegnato a elaborare un progetto da presentare a Città Metropolitana (ente autorizzatore), che dovrà dare l’assenso.“, si legge ancora nel comunicato.
“Prendendo in carico le segnalazioni e le preoccupazioni dei cittadini, abbiamo attivato tavoli tecnici tra i nostri uffici e AMGA, con Asja, Arpa, Città metropolitana (ente preposto al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio), ATO (ambito territoriale ottimale per l’acqua) e Cap Holding. – dichiara il Sindaco LorenzoRadice – Abbiamo trovato sin qui una buona disponibilità da parte di tutti a collaborare per individuare rapidamente le soluzioni definitive ai problemi emersi dalle segnalazioni dei cittadini: emissione di odori, rumori e attuazione delle mitigazioni ambientali, ossia le piantumazioni richieste dal Parco Alto Milanese”.
Il gestore dell’impianto, per risolvere il problema dell’insufficiente mitigazione sia ambientale che paesaggistica sollevata dal Parco Alto Milanese, si è impegnato a concordare con il Consorzio del Parco una piantumazione differente rispetto a quanto già realizzato al fine di garantire una maggiore schermatura verde dell’impianto verso il parco.