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Speciale Medicina – Vaccini Covid, il primo studio sui decessi prevenuti

30 giugno 2022 | 17:36
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Speciale Medicina – Vaccini Covid, il primo studio sui decessi prevenuti

Pubblicato studio dell’Imperial College di Londra e pubblicato su ”The Lancet Infectious Diseases”

LEGNANO – Vaccino Covid, il primo studio sui decessi prevenuti: così si sono scongiurati 20 milioni di morti in più.

La domanda è sempre attuale, e cioè i vaccini sono veramente serviti contro la pandemia oppure no?

Ecco che in questi giorni è stato pubblicato il primo studio che sembra dare una risposta a questa domanda e che ha calcolato quanti decessi sono stati evitati grazie ai vaccini anti Covid. Ci sarebbero stati circa 20 milioni di morti in più a livello globale, tra fine 2020 e tutto il 2021, se non fosse stata avviata la campagna vaccinale anti Covid. Dunque è stato ridotto di oltre la metà il potenziale bilancio di decessi della pandemia durante il primo anno di immunizzazioni.

Queste sono le conclusioni cui è giunto lo studio dell’Imperial College di Londra e pubblicato su “The Lancet Infectious Diseases” che si è basato sui dati provenienti da 185 Paesi ed è il primo che ha valutato i decessi scongiurati direttamente e indirettamente a seguito della vaccinazione da Covid-19.

Dal lavoro emerge che i Paesi a reddito alto e medio-alto hanno avuto il maggior numero di morti prevenute, evidenziando le disuguaglianze nell’accesso ai vaccini in tutto il mondo. Quindi sono state evidenziate le disuguaglianze nell’accesso ai vaccini in tutto il mondo. Inoltre, secondo il team di ricercatori si sarebbero potuti evitare altri 599.300 decessi se fosse stato raggiunto l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), di vaccinare il 40% della popolazione in ogni Paese entro la fine del 2021.

Secondo Oliver Watson, autore principale dello studio, dei quasi 20 milioni di decessi, che si stima siano stati prevenuti nel primo anno dopo l’introduzione dei vaccini, quasi 7,5 milioni di morti sono stati evitati nei Paesi coperti dall’iniziativa Covid-19 Vaccine Access (Covax)”. Ma Watson ha anche rimarcato che i risultati dello studio dimostrano che probabilmente milioni di vite sarebbero state salvate rendendo i vaccini disponibili a tutti in ogni parte del mondo, indipendentemente dal reddito.

Insomma l’Autore commenta con rammarico che “si sarebbe potuto fare di più“, perché “se gli obiettivi fissati dall’Oms fossero stati raggiunti – precisa – stimiamo che circa una vita su 5, che si calcola sia stata Persa nei Paesi a basso reddito, si sarebbe potuta salvare“. Secondo la ricerca, il 79% dei morti (15,5 milioni dei 19,8 milioni totali) è stato scongiurato grazie alla protezione diretta fornita dai vaccini contro le forme gravi di Covid. La restante quota di decessi è stata evitata tramite la protezione indiretta, vale a dire grazie al fatto che il virus sia circolato meno nella popolazione e grazie al minore peso di pazienti Covid sui sistemi sanitari.

Tornando alla disparità della distribuzione e dell’uso dei vaccini anti-Covid nei Paesi ricchi e in quelli poveri, gli studiosi hanno sottolineato “come 12,2 milioni di decessi evitati sui 19,8 milioni totali siano stati scongiurati nei Paesi ad medio-alto reddito”. Nei Paesi ad alto reddito si stima che i vaccini “abbiano evitato la morte di 66 persone ogni 10mila abitanti” mentre “nei Paesi a basso reddito questo dato scende a 2,7 decessi prevenuti ogni 10mila persone”, un dato che deve far riflettere.

Gli autori concludono che lo studio dimostra l’enorme vantaggio che i vaccini hanno portato nel ridurre i decessi per Covid-19 a livello globale. Infine mentre si sta riducendo l’attenzione dalla pandemia, è importante garantire che le persone più vulnerabili in tutte le parti del mondo siano protette dalla circolazione continua del virus e dalle altre principali malattie che continuano a colpire in modo sproporzionato i più poveri.

Dott. Dario Zava

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