
Torna BICIPACE 2022
CASTANO PRIMO – Domenica 19 giugno 2022, si torna in bici contro le guerre. Al via la 38esima edizione di BICIPACE della più grande biciclettata lombarda a tutela dell’ambiente, della pace e della solidarietà
Partenze da 40 comuni della Lombardia tra le province di Milano e Varese. Arrivo alla Tensostruttura di Castano Primo (MI)

Dopo la pausa obbligata di due anni, torna domenica 19 Giugno la 38esima edizione di Bicipace, la tradizionale manifestazione ciclo-pacifista che coinvolge una quarantina di comuni dell’altomilanese e che raccoglie migliaia di ciclisti.
Alla storica biciclettata sono previste migliaia di persone provenienti da oltre 40 comuni tra le province di Varese e Milano, che pedaleranno fino alla Tensostruttura nel comune di Castano Primo (MI), punto di arrivo della giornata, dove ci si potrà rifocillare e nel pomeriggio ascoltare musica dal vivo, dibattiti e visitare i banchetti espositivi delle associazioni, senza dimenticare i laboratori per i bambini.
Il temi di questa edizione: basta a tutte le guerre e no al nuovo Masterplan dell’Aeroporto di Malpensa. Oltre alla pace e all’ambiente, questa edizione si concentra sul tema doloroso della guerra, non solo quella in Ucraina che speravamo non accadesse, come tutte le altre guerre in corso, comprese quelle dimenticate come in Afghanistan, Iraq, ex-Jugoslavia, Siria, Yemen, Libia, Palestina, Paesi centrafricani, dell’America latina. Ennesima dimostrazione che le guerre ed il riarmo fanno la ricchezza di pochi e la povertà dei più.
Le armi, soprattutto se cedute ai Paesi belligeranti, provocano morti, disastri, inquinamento, emigrazione ed impoveriscono i popoli. Non solo in Paesi ove le guerre si svolgono o si sono svolte, ma anche in quelli, come il nostro, dove le armi vengono prodotte e vendute.
Più armi = più guerre e meno investimenti in sanità, istruzione, ambiente e solidarietà con chi ha meno, anche in Europa. Anche per questo come organizzatori e promotori vogliamo ribadire il cessate il fuoco immediato e negoziati per una pace piena e duratura. Ferma restando la condanna per gli aggressori e la
responsabilità degli organismi internazionali, a partire da ONU e UE, finora troppo compiacenti nei confronti dei signori della guerra, incapaci di garantire i diritti umani promuovendo dei duraturi accordi di Pace.
È imprescindibile che i governi e i media non utilizzino più linguaggi bellicosi e promuovano il dialogo su queste basi. L’ospitalità e l’umanità devono essere garantite a tutti coloro che fuggono dalle guerre e dalla miseria con una politica di asilo che non sia condizionata dal Paese di origine. Ecco perché Bicipace anche quest’anno pedala perché si ritrovi la via della pace, anziché continuare a generare guerre e conflitti dove, alla fine, non ci saranno mai né vinti né vincitori, ma solo vittime sacrificali nel nome di una falsa pace armata.
Ma non ci dimentichiamo anche delle lotte a tutela dell’ambiente del territorio: per questo ospiteremo e ascolteremo attentamente la voce dei sindaci che si sono opposti all’ampliamento della cargo city di Malpensa, ampliamento che distruggerà un territorio prezioso per la biodiversità, ampliamento che porterà nuovo traffico, nuove strade, nuovi capannoni. Insieme ribadiamo che questa è una grave perdita per tutto il territorio, nulla a che vedere con lo sviluppo sostenibile.
Il progetto di solidarietà che verrà sostenuto con i proventi della sottoscrizione a premi. Come tradizione Bicipace sostiene dei progetti di solidarietà per la 38esima edizione abbiamo deciso di aiutare un progetto locale, con uno sguardo rivolto all’accoglienza dei più deboli attraverso la tradizionale sottoscrizione a premi. Questo il progetto che verrà finanziato con i fondi raccolti: “UN PONTE A 2 RUOTE” UNA BICI PER I PROFUGHI DAL MONDO In questi anni le guerre, le carestie, la povertà hanno moltiplicato il numero dei profughi nel mondo.
L’ONU calcola che in questo momento almeno 85 milioni di persone siano state costrette ad abbandonare il proprio Paese. Gli attivisti di Fiab, Legambiente e delle ciclofficine popolari locali, hanno ideato un progetto in favore della mobilità dei profughi e dei rifugiati, ospiti nel nostro territorio, mettendo gratuitamente a loro
disposizione biciclette raccolte come donazioni e rimesse in funzione nelle nostre ciclofficine rendendoli autonomi nei piccoli spostamenti. Le biciclette verranno raccolte, controllate e revisionate dai volontari che operano nelle ciclofficine di Legnano, Busto Garolfo, Lainate e Rescaldina che si sono organizzate in
un Coordinamento delle Ciclofficine Popolari. Per ulteriori dettagli è disponibile la mail: integrationmachine@gmail.com. Potete contribuire a questo progetto acquistando i biglietti della sottoscrizione a premi.