
L’isola del Castello subirebbe una manomissione devastante.
LEGNANO – “Ma quale pista al Castello: è proibita!“. FrancoBrumana spiega: “Il Sindaco e l’onorevole Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione del Palio, nella conferenza stampa successiva alla manifestazione, non hanno saputo contenersi ed hanno pubblicamente enunciato la volontà di costruire al Castello una nuova pista del Palio, e quindi un nuovo stadio, riesumando la proposta formulata nel 2017 dell’allora vice sindaco Maurizio Cozzi.

“L’entusiasmo per la manifestazione del Palio e la evidente volontà di acquisire una facile popolarità, hanno prevalso su ogni doverosa prudenza. Il sindaco e l’onorevole sono stati scorretti dal punto di vista istituzionale, perché sarebbe stato doveroso un preventivo confronto con il Consiglio Comunale, competente a dettare gli indirizzi per scelte così rilevanti.”

“Hanno sottovalutato gli ingenti costi economici per una città che ha tanto bisogno di altre opere pubbliche e la mancata previsione di questa opera nel piano triennale comunale. Non hanno minimamente considerato le ragioni dei legnanesi, che amano il complesso monumentale del Castello e dell’ isola, che subirebbe una manomissione devastante.”
“Si sono dimenticati dell’art. 9 della Costituzione, da loro spesso invocata come una bibbia laica, che impone la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Se si fossero soffermati a ponderare la questione, avrebbero anche appreso che l’opera da loro sbandierata è proibita.”
“Anche il sindaco e l’onorevole devono infatti attenersi, come fece il Marchese Camillo Cornaggia Medici, allora proprietario dell’area, al vincolo imposto per ragioni culturali dal Ministero della Pubblica Istituzione con il decreto del 12 giugno 1956 che vieta “opere che possano danneggiare la luce o la prospettiva del Castello”.
“Il nuovo stadio infatti costituirebbe un’alterazione molto rilevante della visibilità prevista dal Decreto Ministeriale. A questo sarebbe opportuna una loro pubblica rinuncia ai propositi manifestati”.

“Segnaliamo al sindaco e all’onorevole presidente della fondazione del Palio questa tavola del vigente PGT, che indica con un contorno rosso l’area di pertinenza del castello considerata quindi parte integrante del monumento. Inoltre individua l’area di interesse paesaggistico . E’ evidente che in queste due aree non può essere realizzato lo stadio con la pista del Palio”, conclude Brumana.