





Vince Michel Putzu su Zeniosu
LEGNANO – Venerdì 27 maggio 2022 lo Stadio “Giovanni Mari” ha ospitato la Provaccia 37° Memorial Favari, gara che ha visto scendere sull’anello del Palio di Legnano per il secondo anno consecutivo i cavalli mezzosangue, anglo-arabi, che una parte delle Contrade vorrebbe dal 2023 correre al posto dei purosangue anche per la conquista del Crocione. Dopo il “test” nell’edizione dello scorso settembre, c’era ancora molta curiosità intorno a questa possibile scelta e la Provaccia di stasera potrebbe aver dato ulteriori indicazioni per la scelta da seguire da parte delle otto Contrade.
Una cosa è emersa abbastanza chiaramente: partire in testa è fondamentale, visto che sia le due batterie che la finale hanno visto formarsi un “trenino” all’ingresso della prima curva che sostanzialmente dato adito a sorpassi degni di nota (con poche eccezioni, che hanno riguardato solo il terzo e quarto posto).
La sfilata delle Società Sportive di Legnano
Anche quest’anno la Provaccia è stata aperta da una ricca selezione di società sportive legnanesi, che hanno sfilato all’interno del campo.
Dopo l’ingresso in campo delle Reggenze e del Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito è stata ricordata la figura del Dott. Alessandro Centinaio, per anni responsabile della Commissione Veterinaria del Palio di Legnano, recentemente scomparso.
Queste le accoppiate dei portacolori della otto Contrade:
- San Martino – Antonio Mula su Capriolo de Bonorva
- Sant’Ambrogio – Giovanni Puddu su Aió de Sedini
- San Domenico – Jacopo Pacini su Bramosu de Campeda
- San Bernardino – Alessandro Cersosimo su Ziculitth
- San Magno – Mattia Chiavassa su Tarocco
- Legnarello – Michel Putzu su Zeniosu
- Sant’Erasmo – Nicolò Farnetani su Angelo Rosso
- La Flora – Salvo Vicino su Uragano Rosso
Il sorteggio delle due batterie ha visto nella prima Legnarello, Sant’Erasmo, San Martino e Sant’Ambrogio, mentre nella seconda sono finiti La Flora, San Domenico, San Magno e San Bernardino.
La prima batteria è stata caratterizzata da una sola falsa partenza. Dopo che il Mossiere Renato Bircolotti ha dato valida la seconda partenza, Legnarello è andato subito in testa seguito da Sant’Ambrogio e SanMartino, mentre Sant’Erasmo incappa in una brutta partenza, che lo vede più volte cercare di rientrare senza però riuscirci. Le posizioni sono restate immutate per tutti i quattro giri ed la finale va a Legnarello con Michel Putzu su Zeniosu e Sant’Ambrogio con Giovanni Puddu su Aió de Sedini.
Ordine di arrivo Prima Batteria
- Legnarello
- Sant’Ambrogio
- San Martino
- Sant’Erasmo
Si qualificano per la finale: Legnarello con Michel Putzu su Zeniosu e Sant’Ambrogio con Giovanni Puddu su Aió de Sedini.
Nella seconda batteria dopo molti minuti durante i quali i fantini faticano a trovare San Domenico e San Magno forzano il canapo e Bircolotti segnala la mossa falsa con l’esplosione del mortaretto. Seconda falsa partenza per San Domenico, si allungano i tempi della mossa. Salgono a tre le mosse non valide, escono Flora e San Domenico ma San Magno era girato. Quarta falsa partenza, ora è La Flora ad essere girata. Il mossiere chiede ai Barbareschi di entrare per asciugare (“steccare”) il dorso dei cavalli. Nel frattempo il cavallo di San Domenico esce dal campo per essere sottoposto a controllo da parte dei veterinari, ma rientra regolarmente dopo qualche minuto.
Lo stesso San Domenico forza ancora una volta la mossa, tutto da rifare… Bircolotti richiama i fantini (“Alla prossima qualcuno lo lascio qui…“), ma si arriva comunque alla sesta ed alla settima mossa falsa. Arriva un nuovo richiamo da parte del Mossiere che minaccia un richiamo per tutte e quattro le Contrade in caso di una nuova falsa partenza. Si arriva così all’ottavo tentativo e questa volta Bircolotti fa quello che ha promesso: San Domenico non parte, il Mossiere ha qualche piccolo tentennamento muovendo la bandiera quasi volesse annullare, ma poi decide che va tutto bene ed il fantino biancoverde resta al palo. Escono bene San Bernardino, San Magno e La Flora, le posizioni restano immutate fino alla fine. San Domenico tenta un impossibile recupero ma la distanza da recuperare è troppa ed alla fine si deve accontentare dell’ultimo posto. In finale vanno dunque San Bernardino con Alessandro Cersosimo su Ziculitth e San Magno con Mattia Chiavassa su Tarocco.
Ordine di arrivo Seconda Batteria
- San Bernardino
- San Magno
- La Flora
- San Domenico
Si qualificano per la finale: San Bernardino con Alessandro Cersosimo su Ziculitth e San Magno con Mattia Chiavassa su Tarocco.
Dopo gli Onori al Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade arriva il sorteggio per la posizione di partenza della finale, chge vede al primo posto Legnarello, seguito da San Bernardino, Sant’Ambrogio e San Magno.
In finale subito mossa falsa, è San Magno a restare fermo, cosa che porta Bircolotti a redarguirlo verbalmente (“La prossima volta ti lascio qui!“) ed ad assegnarli un richiamo ufficiale. Questa volta San Magno parte subito dopo, ma il mossiere non convalida. Si arriva alla terza mossa, Legnarello con MichelPutzu su Zeniosu si porta con decisione al comando e resta primo fino alla fine, dopo una gara condotta con grande decisione, aggiudicandosi la Provaccia 2022, mentre il “Giovanni Mari” si tinge di giallorosso, con la consueta pacifica invasione di campo dei contradaioli vincenti.
Ordine di arrivo finale
- Legnarello
- San Bernardino
- San Magno
- Sant’Ambrogio