Campaccio 2022, per Faniel e Battocletti due piazzamenti che contano

La tre volte Campionessa Europea ci crede: ”Non sono imbattibili”
SAN GIORGIO SU LEGNANO (MI) – L’edizione numero 65 del Campaccio è stata dominata ancora una volta dagli atleti africani, con la vittoria dell’etiope Yihune Addisu in campo maschile e della sua connazionale Dawit Seyaum in quello femminile.
Ma l’Italia non può che essere soddisfatta dell’ottima prestazione dei suoi portacolori, con due sesti posti con Evob Faniel tra gli uomini e Nadia Battocletti tra le donne.

Soddisfatta Nadia, la tre volte campionessa d’Europa di cross sempre seguita e allenata dal padre Giuliano, per un piazzamento davvero importante con un tempo che migliora nettamente quello dell’anno precedente (19’06” contro 19’58”): “La gara è andata bene, sono molto soddisfatta, ho fatto quello che ho detto alla vigilia, ovvero il tentare di stare con le più forti, il più possibile e questo direi che è avvenuto. Non sono imbattibili, per vincere bisogna però essere al 110% della forma e io in questo momento non lo sono. Sto lavorando tanto per gettare le basi per la stagione estiva e prima per i mondiali indoor. Mi sono molto divertita, il Campaccio è sempre una grande gara”.

Si è divertito a correre sui pratoni di San Giorgio su Legnano anche Eyob Faniel: “Vengo sempre volentieri al Campaccio, mi lega tanta amicizia con gli organizzatori. E’ un divertimento per me questa gara, sono però tornato apposta dall’Eritrea dove mi sono allenato per diverse settimane e ripartirò per il Kenya già questa domenica. Ho comunque dato il massimo e mi sono nettamente migliorato rispetto al 29’53” del marzo 2021 dove comunque arrivai 4°. Quindi bene, considerato che in Eritrea ho avuto un piccolo intoppo settimana scorsa dove sono stato poco bene, raffreddato con febbre, ma non ho assolutamente avuto il Covid. Ora la testa e la preparazione è tutto per una grande maratona di Aprile, ancora non so bene quale, anche se il Campaccio come tutti i cross è sempre molto allenante e fondamentale per la preparazione. Il terzo posto a New York Marathon è stato importante perché mi ha fatto cambiare ancora mentalità, proiettandomi in una dimensione ancora di più alto livello che sapevo di poter avere, ma che ora ho certezza e sicurezza di poter gestire.”