ISS: un caso su due di covid è di variante inglese

Boom di ingressi nelle terapie intensive ma potrebbe essere un recupero di dati. Positivi in calo in Lombardia
MILANO – In Italia al 18 febbraio scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante inglese’ del virus Sars-CoV-2 era del 54,0%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3%, mentre per quella ‘brasiliana’ era del 4,3% (0%-36,2%) e per la ‘sudafricana’ dello 0,4% (0%-2,9%).
La stima viene dalla nuova ‘flash survey’ condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai
laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
In Lombardia preoccupano i dati di oggi che segnano un boom di ingressi con un +59 in TI. Un dato giornaliero più alto si è visto solo in Veneto (+63 il 29 dicembre) ed in Lombardia (+62 il 10 dicembre). Probabilmente si tratta di un recupero di dati arretrati ma lo si potrà verificare solo in settimana.

I dati di oggi:
- i tamponi effettuati: 42.052 (di cui 25.988 molecolari e 16.064 antigenici) totale complessivo: 6.712.252
- i nuovi casi positivi: 3.762 (di cui 103 ‘debolmente positivi’)
- i guariti/dimessi totale complessivo: 512.830 (+1.019), di cui 3.983 dimessi e 508.847 guariti
- in terapia intensiva: 476 (+35)
- i ricoverati non in terapia intensiva: 4.408 (+184)
- i decessi, totale complessivo: 28.458 (+55)
I nuovi casi per provincia:
- Milano: 767 di cui 303 a Milano città;
- Bergamo: 146;
- Brescia: 844;
- Como: 324;
- Cremona: 100;
- Lecco: 91;
- Lodi: 54;
- Mantova: 114;
- Monza e Brianza: 486;
- Pavia: 148;
- Sondrio: 34;
- Varese: 564.