
Ennesimo schiaffo al (poco) turismo!
SONDRIO – Al supermercato con tutta la famiglia, cane compreso. Sulle piste da sci invece non ci andrà nessuno. Chi leggerà fra anni queste bizzarie pseudolegali, si farà probabilmente una sonora risata. Ma oggi per tanti borghi lombardi della Valtellina suona il de profundis.
In tutta la provincia di Sondrio è vietato praticare sci alpinismo o escursioni con le ciaspole, con le slitte o a piedi. Una decisione, quella del prefetto di Sondrio, che impedisce qualsiasi fruizione delle piste col divieto assoluto di percorrerle sia in salita che in discesa.
Il tutto è arrivato dopo che alcuni sciatori a Livigno aveva deciso di scendere dalle piste raggiungendo la sommità dei monti con auto o pulmini.
Uno stratagemma dettato dalla chiusura degli impianti di risalita. I turisti, pochissimi, che avevano prenotato una vacanza potranno però arrampicarsi altrove, in zone non battute e quindi molto pericolose.
Una decisione incomprensibile, che rappresenta l’ennesima mazzata al turismo invernale che da un anno a questa parte ha perso il 98% degli incassi. Oggi tutti gli sportivi che, nelle ultime settimane, avevano comunque potuto godere della neve con lo sci alpinismo o le ciaspole, sono rimasti basiti dall’ennesima decisione senza senso che porterà ulteriori danni ad un settore in ginocchio.