
Nessuno si vuole prendere la responsabilità di aprire e si va verso un blocco totale!
ROMA – Gli impianti di risalita delle piste da sci resteranno ancora chiusi; di una loro eventuale riapertura “non si è parlato nemmeno tanto”.
Lo riferiscono fonti di governo al termine dell’incontro tra il premier Conte e i capi delegazione convocato per fare il punto sul Dpcm con le nuove misure anti Covid da varare la prossima settimana, in particolare il prossimo sabato.
Prima la data era quella del 7 gennaio, poi spostata al 18 gennaio. Oggi con tutta probabilità non ci sarà alcuna data. Nel senso che gli impianti di risalita resteranno chiusi probabilmente per l’intera stagione procurando al settore un danno miliardario.
Una soluzione che trova oggi la contrarietà di diverse comunità montane e non solo.
Eppure sul tavolo del ministero c’erano soluzioni condivise come ticket contingentati, acquisti online, aperture settimanali con esclusione del week end per evitare assembramenti e tanto altro. Ma non è bastato.
Dalle colonne del quotidiano Repubblica, oggi, l’assessore dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea Giorgio Merlo afferma: «La sbandierata riapertura degli impianti di risalita per il prossimo 18 gennaio appartiene più al mondo degli auspici che non a quello della realtà. Occorre prendere atto della grave situazione sanitaria senza indicare ulteriori rinvii per la sempre più remota riapertura, e intervenire con rapidità per definire la cifra dei potenziali ristori».
Intanto sui social gli impianti Artesina scrivono: “Vi ricordo che le code che vediamo ai supermercati sono maggiori di quelle che potremmo vedere alla partenza impianti, se soltanto voi conosceste la montagna».