Numeri casuali e in ritardo: ecco perchè la Lombardia paga dazio!

Zona rossa o arancione? Migliaia di attività non sanno quando e come riaprire: come può essere tollerabile questa situazione?
MILANO – Lo abbiamo scritto da qualche settimana e continuiamo a scriverlo anche ora. I numeri snocciolati da Ats dalla seconda ondata sono stati il vero tallone d’Achille di una regione che si meriterebbe maggiore attenzione dal punto di vista della puntualità e del procedimento stesso con cui questi numeri vengono forniti.
In ballo non c’è solo la libertà di circolazione dei cittadini (oltre alla loro psiche ormai provata da settimane di lockdown), ma anche e soprattutto l’organizzazione per le riaperture delle attività commerciali.
Non ci sembra infatti possibile che migliaia di attività non sappiano ancora se possono riaprire e quando possono farlo.
In Lombardia abbiamo assistito a dati con “recuperoni” di guariti imbarazzanti. Un giorno erano 3000, il giorno dopo 19mila. Numeri a caso provenienti da dati ammassati che si sbloccano quando lor signori decidono di farlo. Curve difficili da rappresentare proprio a causa di questi dati “ammassati”.
Capite bene che tutto questo influenza la vita di ogni singolo cittadino. Si è persa la tracciabilità dei casi e con essa la possibilità di capire come stava procedendo la pandemia. Adesso si va a caso con dati che spesso sono vecchi di diversi giorni e mai attuali, come invece dovrebbe essere.
Ed oggi, come era prevedibile, non ci sono i numeri ed è inutile far finta che ci siano. Il meccanismo governativo poi è quanto meno bizzarro: se le cose vanno bene ci vuole 15 giorni per la revisione. Se vanno peggio solo 7.
Anche in questo caso ne potremo uscire, dati permettendo, fra un altro mese.
Altro problema: i decessi e le terapie intensive. Come più volte abbiamo spiegato, questi dati saranno gli ultimi a diminuire poichè pregressi di situazioni di settimane fa. Inutile aspettarsi quindi miracoli che non ci saranno.
La questione RT: Milano è sotto quota 1. Precisamente a quota 0,86 come a metà maggio, quando era TUTTO aperto!