Il Flow yoga come antidoto allo stress da zona rossa

Letteralmente “flow” significa “fluido” e pone l’accento sulla scorrevolezza dei movimenti e su come le figure si alternino in maniera leggera e sciolta.
BUSTO ARSIZIO – Coltivare la serenità e il buonumore in questo periodo che stiamo vivendo non è cosa facile.
Occorrono molto equilibrio e un pizzico di leggerezza.
Parlando con le persone, emerge un forte senso di frustrazione: qualunque siano le nostre idee riguardo al virus e a ciò che sta accadendo, noto che siamo tutti stanchi e auspichiamo che tutto questo possa concludersi nel più breve tempo possibile.
Ma quali possono essere i consigli per coltivare il benessere del corpo e dello spirito in simili circostanze?
Ebbene, partendo dal presupposto che non esiste una ricetta uguale per tutti, posso dirvi cosa sto facendo io.

Personalmente, ho deciso di dare molto spazio alla Natura e alla vita all’aria aperta. In queste ultime settimane mi sono recata nei parchi naturali vicino a casa mia e, a dispetto della stagione autunnale, complici le bellissime giornate di sole che ci sono state regalate, ho pranzato all’aperto, facendo pic-nic divertenti e salutari. Curare l’alimentazione è, infatti, una delle prime forme di prevenzione per qualsiasi tipo di malattia, quindi anche nel caso del Covid-19.
Sono stata attenta a condividere il mio tempo con i miei familiari e pochi amici stretti: credo che la ricetta del benessere non possa escludere l’idea di una vita sociale. Possiamo fare attenzione a ridurre il più possibile i nostri contatti, ma non possiamo morire di solitudine.
Stando insieme, poi, viene naturale coltivare il divertimento: ridere fa bene al cuore e allo spirito e farlo con le persone care è un toccasana eccezionale. Così, con un po’ di fantasia e di ingegno, mi sono dedicata a nutrire i giochi e le fantasie di mio figlio: passatempi semplici come il pallone, le bocce, la carrucola, l’altalena.

Non poteva mancare lo sport: la seconda chiusura di palestre e attività ginniche, ha lasciato aperto il problema di come reinventarsi. Al di là degli approcci più tradizionali, come la corsa e la bicicletta, forse questa può essere una buona occasione per scoprire qualche attività particolare.
Per esempio, sono rimasta incuriosita dalla fune: si pratica nella natura potendola legare a due tronchi di albero vicini, è individuale, ma allo stesso tempo è possibile insegnarla ad un amico o ai figli. Esercitarsi a camminarci sopra è un ottimo esercizio fisico, perché rinforza i muscoli di piedi, gambe, cosce e glutei, corregge e migliora la postura e trovare l’equilibrio esteriore contribuisce a migliorare quello interiore, che di questi tempi male non fa!
Io ho rispolverato lo yoga all’aria aperta e grazie ad un’amica ho provato lo yoga aereo, che ho ribattezzato con la felice espressione “flow Yoga”. Letteralmente “flow” significa “fluido” e pone l’accento sulla scorrevolezza dei movimenti e su come le figure si alternino in maniera leggera e sciolta.
Lo yoga volante è una disciplina relativamente nuova, una delle tanti varianti di un sapere che ha 5 mila anni di storia. La bellezza di questa pratica è che fluttui nell’aria, giochi con la forza di gravità, la sfidi alzandoti in alto, guardi il mondo a testa in giù, pratichi più facilmente e in maniera naturale le cosiddette posizioni rovesciate (piedi verso il cielo e testa verso terra).
Nella cornice naturale del parco, poi, puoi lasciarti dondolare appeso ad un ramo, guardando il cielo, senza accorgerti dello scorrere del tempo. I piedi scendono al suolo e “sentono” il contatto con la terra, con l’erba, con le foglie secche, i sassi, le increspature del terreno.
Un’esperienza che personalmente mi diverte molto, unendo disciplina, pazienza e leggerezza, e che si sposa particolarmente con i bambini.
Questa è la mia ricetta: Natura, semplicità e Spirito. A voi scoprire la vostra! ;-)

Dott.ssa MARIA RITA SCARCELLA – Psicologa Analista Junghiana
Fondatrice e Responsabile del Centro L’Equilibrio