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Rugby Sound, sostegno ed interesse da parte della prossima Amministrazione, altrimenti addio Legnano

23 luglio 2020 | 19:43
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Rugby Sound, sostegno ed interesse da parte della prossima Amministrazione, altrimenti addio Legnano

“Qualora questo non avvenisse, saremo costretti nostro malgrado a valutare proposte e soluzioni di location alternative che già stiamo raccogliendo.”

LEGNANO – Tra i tanti appuntamenti che l’epidemia Covid-19 ha cancellato, a Legnano spicca l’edizione 2020 del RugbySound, un appuntamento per gli amanti della musica che da qualche anno viene ospitato nella cornice dell’Isola del Castello.

Quest’anno – scrivono gli organizzatori dell’evento – non siamo riusciti a salutarvi sotto il palco come di consueto, e questo ci spiace davvero molto, ma è stato giusto così. Lo è stato e ancora lo è, nei confronti di chi ha sofferto e sta ancora soffrendo a causa di questa pandemia. Era ed è giusto così nei confronti di chi ha duramente lavorato e sta ancora duramente lavorando per la tutela e la salute di tutti noi. A loro va il nostro più profondo ringraziamento.”

Ovviamente abbiamo sentito la mancanza di tutti voi; ci sono mancate le giornate folli e frenetiche della fase di
allestimento, come ci sono mancate le notti insonni passate a lavorare, per dare vita a un Rugbysound divertente e sicuro. Quella del 2020 è un’estate strana; un’estate di surreale silenzio, per chi, come noi, da più di vent’anni ha donato anima e corpo per questa manifestazione. Silenzio che ci porta a riflettere e programmare il nostro futuro; nonostante l’incertezza e le numerose diffcoltà abbiamo voglia di migliorare il nostro lavoro.

Un evento nato agli inizi degli anni ’80 a Parabiago, cresciuto anno dopo anno, ma rimasto nella sostanza sempre la stessa cosa: una manifestazione finalizzata a finanziare l’attività del Rugby Parabiago 1948, come sottolineano gli organizzatori: “Forse non tutti sanno che Rugbysound, a differenza di molte altre manifestazioni nel suo genere, non è un’azienda con fini commerciali, ma un brand che riversa tutti i suoi introiti all’interno di una società sportiva dilettantistica non a scopo di lucro: il Rugby Parabiago. Grazie, anche, a questi introiti Rugby Parabiago può finanziare numerose attività, ad esempio quelle rivolte ai bambini, riuscendo a mantenere le quote di iscrizione calmierate; può inoltre sostenere quella che ad oggi è la sua vetrina più blasonata, ovvero il campionato nazionale di Serie A maschile; e sempre grazie a questi introiti sostiene i progetti sociali a sostegno dei ragazzi meno fortunati, oltre alle ore di supporto ai progetti scuola sul territorioRugby Parabiago è inoltre la prima società sportiva dilettantistica italiana affiliata alla Federazione Rugby, ad aver redatto, presentato e applicato un suo “Report di Sostenibilità”, consultabile sul sito istituzionale del Club, che racchiude anche le attività in capo a Rugbysound.

Avere una logica sostenibile oggi è fondamentale – fanno notare gli organizzatori –  ma non lo si può fare senza una programmazione strategica adeguata; programmazione che reputiamo fondamentale anche nell’ambito festival. Per poter far ciò, è necessario un grosso lavoro, ma anche avere accanto una Amministrazione lungimirante, che creda nell’evento e nel suo potenziale per il territorio, con cui condividere una vision temporale a medio-lungo periodo. Pensiamo, che – come altre illustri attività ed eventi cittadini – il nostro possa essere un contributo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale di Legnano, soprattutto nel periodo che seguirà questa crisi.”

Ma il RugbySound interesserà ancora alla Città di Legnano ed alla nuova Giunta che uscirà dalle urne dopo l’estate? E’ quello che si chiedono gli organizzatori che infatti precisano: “Pur apprezzando immensamente il supporto ricevuto sino ad ora, riteniamo che serva un maggiore sforzo per poter programmare ed investire su uno sviluppo della manifestazione il più possibile integrata con la città, e che possa dare ad essa un valore aggiunto in termini di socialità, marketing territoriale, cultura, indotto per attività di ristorazione ed alberghiere, e via dicendo.

In altre povere, gli organizzatori dell’evento sono convinti che la Città del Carroccio sia la sede ideale, ma di certo non la sola disposta ad ospitarlo. Da qui l’auspicio che “la prossima Amministrazione, in tempi brevi, ci possa offrire quel sostegno e quell’interesse che attività di questo tipo necessitano. Qualora questo non avvenisse, saremo costretti nostro malgrado a valutare proposte e soluzioni di location alternative che già stiamo raccogliendo.”

Siamo tuttavia certi che l’Amministrazione non voglia farsi sfuggire questa grande opportunità, e che quindi possa creare le sinergie necessarie per una edizione 2021 da ricordare“, concludono gli organizzatori del RugbySound.

Voi cosa ne pensate? Partecipate al nostro sondaggio