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Takahashia Japonica, un nuovo insetto in arrivo dall’Oriente colpisce le piante dell’Altomilanese

22 giugno 2020 | 14:54
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Takahashia Japonica, un nuovo insetto in arrivo dall’Oriente colpisce le piante dell’Altomilanese

Insieme al Basso Varesotto, è al momento l’unico territorio europeo ad ospitare questo insetto

LEGNANO – Non è vorace come la Popillia Japonica, che già negli scorsi anni ha fatto danni a manti erbosi e piante da frutto ed ornamentali, ma ancora una volta un insetto di origine orientale giunge sul nostro territorio, mettendo in allarme le autorità competenti.

Stiamo parlando della TakahashiaJaponica, una coccinella che da qualche tempo presente sul territorio dell’Altomilanese e del BassoVaresotto, al momento primo ed unico territorio europeo ad essere “colonizzato” da questo insetto.

Colpisce diverse specie arboree ed arbustive (dal carpino all’acero americano, dal gelso al liquidambar) ma non risulta essere pericolosa per l’uomo e non sembra particolarmente dannosa neppure per le piante che attacca, anche se i contenitori delle sue uova, gli ovisacchi, hanno destato parecchia curiosità da parte dei cittadini, colpiti dalla loro inconsueta forma, osservabile sui rami dove le femmine gli hanno deposti.

Takahashia Japonica

AMGA, che, che si occupa della manutenzione del verde pubblico per conto del Comune di Legnano, sta tenendo monitorata la situazione e fa sapere che, poiché la TakahashiaJaponica non è un organismo da quarantena (a differenza, ad esempio, della ben più nota AnoplophoraChinensis), contro la stessa non è prevista la lotta obbligatoria: “Nelle aree urbane utilizzare insetticidi efficaci sarebbe, evidentemente, complicato e poiché i trattamenti non si rivelerebbero comunque risolutivi, occorrerebbe intervenire più volte l’anno, tutti gli anni. Al momento, non esistono peraltro principi attivi o prodotti chimici specifici e testati ufficialmente. I trattamenti meccanici (che consistono nell’asportazione dei rami più bassi), avrebbero, invece, un effetto principalmente estetico, considerando che si andrebbe ad asportare l’insetto solo parzialmente.”

La stessa AMGA è in attesa di ricevere indicazioni ufficiali da parte degli Enti preposti, tra cui il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia.

(Foto tratte da Wikipedia)