Fase 2, gli spostamenti e le attività sportive consentite

3 maggio 2020 | 10:40
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Fase 2, gli spostamenti e le attività sportive consentite

Le risposte del Governo alle domande frequenti sul DCPM del 26 aprile 2020 che regola l’inizio della ripartenza

ROMA – Sono state finalmente pubblicate le F.A.Q. , le risposte ufficiali del Governo alle tante domande che sono emerse dai cittadini dopo l’uscita dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio del 26 aprile 2020 che regola l’inizio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Molti dubbi riguardano la possibilità di uscire di casa dal 4 maggio per fare attività sportive o semplicemente per una passeggiata. Vediamo nel dettaglio cosa è permesso e cosa no.

È consentito fare attività motoria o sportiva?

La risposta è sì, ma con precise limitazioni. Per prima cosa l’attività “sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi” e “sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.” Attività che potrà svolgersi anche lontano dalla propria abitazione: “A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione.” In ogni caso ci saranno delle precise prescrizioni da rispettare: per prima cosa “è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria.” Secondariamente bisognerà prestare attenzione al numero di persone che decidono di fare attività, evitando dunque luoghi affollati, perche, come “in ogni caso sono vietati gli assembramenti.

Posso usare i mezzi pubblici o altri mezzi di traporto per recarmi a fare attività sportiva?

Anche in questo caso la risposta è affermativa. Le F.A.Q. lo dicono molto chiaramente: “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività”. Attenzione, però, ad un’importante limitazione: “Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.”

E’ possibile usare la bicicletta?

La due ruote si potrà utilizzare sia “per svolgere attività motoria all’aperto“, che per “per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita.” Anche i ciclisti però dovranno rispettare “la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.” Quindi sì alle uscite in bicicletta, ma non in gruppo.

Si può uscire per fare una passeggiata?

Qui le cose si complicano un poco. Le indicazioni del Governo parlano infatti della possibilità di uscire di casa “solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto.” Per questo motivo il semplice “struscio” per le vie del centro non è ammesso: “le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti“. Ma, come precisano le F.A.Q., “è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto.” Resta il dubbio se fare una passeggiata in solitaria per le vie della propria città ricada tra le attività motorie possibili, nel dubbio forse indossare un paio di scarpe da jogging ed una abbigliamento sportivo potrebbe aiutare…  Anche per queste uscite, in ogni caso, sarà necessario rispettare le distanze di sicurezza di almeno un metro ed evitare gli assembramenti.

Se mi reco al lavoro in bicicletta o a piedi serve l’autocertificazione?

La risposta è sì. Le F.A.Q. infatti dicono chiaramente, alla “Si può uscire per fare una passeggiata?” che “resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°?

Assolutamente sì. Come chiaramente indicato dal DPCM e riportato anche nelle F.A.Q. “i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.”

Ho un figlio minorenne, posso accompagnarlo in un parco, una villa o un giardino pubblico?

Anche per questa domanda, la risposta data dalle F.A.Q. è affermativa. Infatti viene chiarito che “l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.” Non sarà però possibile far giocare i propri bimbi nelle area gioco presenti in questi luoghi pubblici: il nuovo DPCM infatti obbliga il mantenimento della chiusura delle aree attrazzate per il gioco dei bambini. I chiarimenti del Governo riportano anche un’importante precisazione, che obbligherà i cittadini ad informarsi caso per caso, dato che alcuni luoghi pubblici o parti di essi protranno restare “off-limits”: “Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto.”

Per finire, chi sono i “congiunti” con cui è consentito incontrarsi?

Il Governo ha finalmente chiarito cosa si intenda con questo termine: sono considerati congiunti “i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).” In poche parole, la scelta su chi andare a visitare è davvero vasta…