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Impianti Sportivi, le proposte del Sigis

9 aprile 2020 | 09:38
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Impianti Sportivi, le proposte del Sigis

Prosegue incessante il lavoro del Sigis, il neo costituito Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi, per supportare al meglio i suoi aderenti in piena emergenza Covid-19

ROMA – Prosegue incessante il lavoro del Sigis, il neo costituito Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi, per supportare al meglio i suoi aderenti in questo periodo così complicato. In tal senso è stato stilato un elenco di punti sui quali il Sindacato cercherà di far sentire la sua voce.

Tra questi troviamo la richiesta sarebbe di pagare le utenze a partire da un anno dopo la riapertura con piano di rientro biennale e, in futuro, completa defiscalizzazione dei costi relativi alle utenze stesse. Gli alti costi di gestione sono un problema in particolar modo per le piscine, legato a riscaldamento, energia e acqua. Si tenga presente che a strutture inutilizzate è necessaria clorazione e filtrazione (quindi con dispendio energetico) e controllo da parte di personale qualificato, per motivi di sicurezza. Legata alla gestione anche la proposta di finanziamenti mirati per ristrutturare gli impianti con tecnologie di aerazione, disinfezione e igienizzazione degli spazi e la sospensione dei pagamenti degli affitti, dando la possibilità di richiedere agli enti proprietari degli impianti la sospensione dei pagamenti non solo nel periodo di inattività, ma di prolungare la stessa di almeno un anno dalla data di riapertura e non di certo, come richiesto da alcuni enti territoriali, di detrarre unicamente i giorni di chiusura e allo stesso modo, in caso di contributi per la gestione, detrarre dagli stessi i giorni di inattività disattendendo completamente quanto evidenziato al punto A. Il Sidis propone inoltre il blocco totale di lavori e manutenzioni non urgenti previste dai capitolati d’appalto e dai contratti con gli enti territoriali concessori.

Il Sindacato propone inoltre la ridiscussione di tutti i contratti di gestione con gli enti territoriali, con prolungamenti di 3/5 anni o concordando una rescissione consensuale, perché i P.E.F. (Piano Economico Finanziario) sono saltati.

Tra i punti presi in considerazione dal Sindacato anche il problema dell’inquadramento dei collaboratori e finanziamenti dedicati e richieste alle federazioni di eliminare costi d’iscrizione, tesseramenti e fideiussioni, oltre a sconti per aerei/treni/autostrade per gli spostamenti degli atleti e, nel caso di spostamenti con mezzi propri, bonus carburante.

In tema di sponsorizzazioni, il Sidid propone la detrazione totale delle cifre versate dalle aziende a favore dello sport.

Proposta anche l’istituzione di un Protocollo Nazionale di Igiene e Sicurezza, avallato dal Ministero della Salute, con norme chiare su come rendere igienicamente fruibile ogni impianto sportivo, l’accesso al credito in base al bilancio 2019, con rimborso almeno decennale garantito dalle banche e la defiscalizzazione completa per tutte le iscrizioni ai centri sportivi per un anno uno dopo la riapertura.