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Gallera: “In Lombardia mai pensato di fare tamponi a tappeto”.

28 marzo 2020 | 18:01
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Gallera: “In Lombardia mai pensato di fare tamponi a tappeto”.

Il 20 febbraio avevamo tre laboratori per i tamponi, ma adesso siamo passati a 22 laboratori, ma non possiamo fare oltre.

MILANO – “Stiamo facendo quello che ci viene chiesto dall’Oms, ma non è possibile fare tamponi a tappeto“. LO dice l’assessore lombardo Gallera nell’ultima conferenza stampa del 28 marzo.

Abbiamo fatto ulteriori richieste anche per i laboratori privati per venire a darci una mano nel processare i tamponi. Arriviamo adesso a 5000 tamponi al giorno nella sorveglianza per i soggetti più esposti. Fino ad oggi 102mila tamponi, la Regione che ha fatto più tamponi di tutti”.

“Un altro elemento importante è quello delle indicazioni che abbiamo assunto per la tutela dei sanitari. Accanto ai soggetti sintomatici abbiamo iniziato a fare i tamponi anche per operatori sanitari. Tutti i giorni c’è rilievo del rialzo della temperatura. Se è sopra il 37,5 gradi c’è poi il tampone“.

Noi facciamo tamponi a pazienti sintomatici ed operatori. Abbiamo 8000 medici e 120mila dipendenti della sanità pubblica ed oggi siamo in grado di processare 5000 tamponi al giorno. Possiamo arrivare forse ad 8000 ma l’idea che l’estensione sul territorio alle persone a domicilio e che hanno sintomi da Coronavirus risulta particolarmente problematica e richiede giorni e giorni prima di avere il risultato”.

“Ci poniamo il problema di curare le persone contro questo tsunami. Ci siamo comunque posto il problema, al di là del tampone. Consideriamo pazienti Codiv tutti quelli che hanno sintomi. Il meccanismo che abbiamo creato parte dalle direttive del governo nazionale, insieme all’ordine dei medici, è quello di controllare i soggetti anche da casa. Si deve tenere sotto controllo la febbre. Ci sono attività assistenziali domiciliari che operano sul territorio e che escono a fare le visite”.

Le zone più critiche sono nella bergamasca e in queste zone operano le attività domiciliari assitenziali. Ci sono anche hotel in cui ci sono pazienti guariti ma ancora positivi. Domani parte il Crystal Palace di Bergamo con oltre cento posti. Collocheremo pazienti critici ma che non hanno bisogno di ricovero”.

Aprireremo altre degenze di sorveglianza anche in altre zone della Regione. Il problema è che a noi interessa curare queste persone. Se hanno influenza è come se avessero il virus. Superiamo così l’imbuto dei laboratori.

I dati di oggi: “Sono in linea e forse migliori. I positivi 39.5415 e 1.1152 ricoveri, solo 15 in più di ieri. 961 dimessi. I morti 5944”

I dati provinciali evidenziano riduzione di nuovi positivi su Bergamo, Brescia, Cremona e Milano con 3159 positivi totali