Piscina di Cerro: Nam trascina in tribunale il comune.

Nam attacca il comune di Cerro Maggiore e spiega le proprie ragioni
CERRO MAGGIORE – La società Nuoto Altomilanese in una lettera spiega le motivazioni che l’hanno portata a trascinare in tribunale il comune di Cerro.
“Il Comune ha dichiarato finita la concessione per la gestione della piscina, ci ha intimato di pagare 1.700.000 euro e di riconsegnare l’impianto, cioè chiuderlo. Ha versato quella cifra all’Istituto per il Credito Sportivo (ICS), ritenendosi fideiussore di NAM. E ha dichiarato che NAM avrebbe violato i termini della concessione, trasferendo il diritto di superficie al Monte dei Paschi. La realtà è che il diritto di superficie fu dato dal Comune a NAM per poterlo offrire in garanzia dei finanziamenti per la costruzione della piscina. Questo ha fatto NAM: non bastando il mutuo di ICS per realizzare l’impianto, ha trasferito il diritto di superficie per garantire il finanziamento, mantenendo l’uso della piscina, per poter portare a termine i lavori. Di recente, una società del Gruppo cui appartiene NAM ha riacquistato il diritto di superficie da MPS, pagando il debito di NAM, con un accordo “a saldo e stralcio”: cioè, ti pago una parte e la chiudiamo così».
Secondo i legali di Nam la fideiussione era nulla.
“Il Comune non potrebbe comunque riavere da NAM quanto pagato a ICS; al contrario, se per ipotesi la concessione venisse risolta, il Comune dovrebbe pagare a NAM una somma ingente: si tratta di un indennizzo per la realizzazione dell’impianto, e ben maggiore di quanto versato dal Comune a ICS”.