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Come giocherà il Legnano di Mister Cusatis?

10 gennaio 2020 | 07:45
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Come giocherà il Legnano di Mister Cusatis?

L’anticipo di sabato a Levico sarà l’esordio del nuovo tecnico dopo le dimissioni di Mister Manzo

LEGNANO – Partenza oggi pomeriggio alla volta di Levico per il Legnano che si è ancora allenato in questi giorni a CerroMaggiore e probabilmente lunedì tornerà a casa in via Parma.

L’anticipo di domani, sabato 11 gennaio, alle ore 14.30 sarà l’esordio di Mister GiovanniCusatis subentrato a Mister Manzo dopo le dimissioni. Rientreranno dalla squalifica Ciappellano e Ricozzi, mentre il solo diffidato è Capitan Foglio.

Ma come giocheranno in questo anticipo del Campionato di Serie D i Lilla?

Come anticipato dallo stesso nuovo Mister durante la conferenza stampa della serata dell’Epifania, non ci dovrebbero essere particolari stravolgimenti nel sistema fin qui adottato nelle ultime gare: il 3-5-2.

Il Mister ha spiegato infatti di voler conoscere la rosa: alcuni dei giocatori come Ricozzi, Pllumbaj e Cocuzza li ha già avuti al MilanoCity. Mister Cusatis ha lasciato intendere di volere in questa fase lavorare anche con accuratezza sull’aspetto mentale, perchè la squadra reduce da due stop di fila e dopo il cambio in panchina non abbia subire contraccolpi in una trasferta delicata.

Cusatis una volta conosciuto a fondo allenamento dopo allenamento il gruppo, potrebbe come ha lasciato intendere introdurre progressivamente nuovi concetti.

Il Mister che ha provato a giocare in passato con il 4-3-1-2, cucirà il migliore vestito al Legnano. Si dovrebbe ripartire dalla difesa a 3 e sempre mantenendo gli equilibri, magari all’orizzonte potrebbe profilarsi l’innesto del trequartista (3-4-1-2), con Perez numero 10 candidato possibile, alle spalle delle due punte, questo per avvicinare la fantasia del centrocampista spagnolo al movimento dei due attaccanti con Cocuzza, Gasparri, Pllumbaj a interpretare ogni volta questo tipo di gioco.

La partita di  Levico infine sarà arbitrata da Andrea Zanotti di Rimini con Filippo Pio Castagna di Verona e Daniele Sbardella di Belluno.